Genova. Sono già 3.500 i lavoratori liguri rimasti senza stipendio a causa della chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus. A fornire il dato sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil che stamattino hanno incontrato l’assessore regionale Gianni Berrino.
Il problema riguarda 1.500 operatori delle mense scolastiche e 2mila operatori del terzo settore. Ma “siamo altrettanto consapevoli che altri comparti di tutta l’economia della nostra regione, a partire dal turismo, sono oggi in forte sofferenza e per questi occorre una tutela con strumenti adeguati”, scrivono i sindacati.
Cgil Cisl Uil Liguria “hanno chiesto di costituire un tavolo per gestire le emergenze che sempre più spesso hanno ripercussioni sul mondo del lavoro. Occorre uno strumento per monitorare gli effetti che si produrranno da qui ai prossimi mesi perché allerte rosse o, adesso, i problemi per la salute, non possono essere pagate dai lavoratori con le proprie ferie o perdendo settimane di retribuzione”.
“La priorità del momento è quella di individuare strumenti che diano una risposta ai lavoratori che già oggi non percepiscono gli stipendi e per quelli che potranno avere altrettante difficoltà nel breve e medio periodo. Dopo l’emergenza si dovrà ragionare di come ripensare ai capitolati degli appalti in modo che i lavoratori non vengano penalizzati durante le emergenze per assenze che non sono volontarie”, concludono i sindacati. Il tavolo è aggiornato al prossimo 6 marzo alle ore 17.