Genova. Anche le discoteche e le sale da ballo saranno chiuse fino al 1° marzo. A precisarlo è una nota esplicativa diffusa da Regione Liguria nelle scorse ore perché questi locali “comportano una certa affluenza di persone provenienti da diverse località” anche se privati. Niente serate, dunque, per questo weekend, proprio per evitare assembramenti e limitare il rischio di contagio.
“Non contestiamo le decisioni prese dalla Regione Liguria, ma quello che chiediamo in maniera accorata è di considerare insieme all’urgenza sanitaria anche l’emergenza economica e sociale”, commenta però Ettore Bocciardo, presidente del sindacato di settore Silb, preoccupato per le ricadute dell’ondata di chiusure che interessano anche i locali notturni.
“Il nostro settore – prosegue Bocciardo – che contribuisce alla vita sociale e culturale della nostra provincia, già duramente provato da chiusure dovute alle allerte rosse e, per diversi locali del lungomare, dalla mareggiata, è messo in ginocchio dal divieto, dalla paura insita dei nostri cittadini e dall’incertezza assoluta in cui ci vediamo costretti nostro malgrado ad operare – prosegue Bocciardo -. La mancanza di liquidità non concede tempo ulteriore alle nostre imprese. L’economia collegata agli eventi e al divertimento notturno interessa diversi settori che costituiscono il tessuto cittadino e della nostra provincia”.
“Chiediamo alle istituzioni di attivare ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori e interventi di supporto economico straordinario per le imprese e provvedimenti per azzerare gli adempimenti fiscali nell’immediato, onde evitare un disastro in termini di fallimenti e posti di lavoro”, conclude.