Genova. Tra emergenza sanitaria e fobia, uno dei primi effetti palpabili delle modifiche di comportamenti sociali è stato l’acquisto compulsivo dei disinfettanti per mani, generi di prima necessità e alimenti.
Scaffali vuoti e “mercato nero” da dopoguerra, con casi di rialzi dei prezzi da usura: per questo motivo in molti si stanno attrezzando per soluzioni fai da te, con diverse ricette che infiammano le chat e le bacheche.
Al momento, la versione “istituzionale” arriva dall’Onu, più precisamente dal WHO, l’agenzia Per la salute mondiale, che sta rilanciando il dossier messo a punto per i rifugiati o per chi non ha accesso a prodotti dedicati. Il documento è scaricabile a questo link.
La ricetta è abbastanza semplice: acqua distillata (o bollita), acqua ossigenata, alcool puro e glicerina, in queste parti: in un litro d’acqua, 0,8 litri di alcool, 0,04 litri di acqua ossigenata e 0,01 litri di glicerina.
Nella guida le proporzioni sono fatte su dici litri di acqua: una volta aggiunti tutti i componeti, dividere subito nei contenitori più piccoli e portatili, e lasciare riposare almente 72 ore, in modo da permettere la completa azione dell’alcool si eventuali spore.