Genova. L’Università di Genova per la prossima settimana si allineerà alla decisione della Regione Liguria sull’apertura o chiusura delle scuole. Lo ha chiarito il rettore Paolo Comanducci al termine della prima riunione dell’unità di crisi sul coronavirus: “Oggi manderemo una direttiva interna nelle due ipotesi: in caso di sospensione parziale o totale delle lezioni metteremo in campo misure sostitutive per mitigare gli effetti della chiusura, se non ci sarà alcuna sospensione torneremo a fare attività didattica ma con misure per limitare gli affollamenti e quindi il contagio”.
Il dilemma, quindi, non sarà risolto prima di domenica, come ha avvertito ieri il governatore Toti. Se ci sarà un’altra settimana di chiusura, quindi, sono pronte “lezioni in streaming con possibilità di fare domande ai docenti, lezioni in differita o materiale a condividere online” ma anche esami a distanza “quando possibile“. Addirittura le sedute di laurea programmate si potranno svolgere in rete. “Comunque sia consiglieremo vivamente ai nostri docenti di utilizzare almeno in parte modalità informatiche”, continua Comanducci. Per ora saràanche sospeso anche l’obbligo di frequenza per gli studenti.
Se invece si deciderà per il ritorno alla normalità verranno prese comunque misure precauzionali per diminuire il rischio di contagio. “Ove possibile vogliamo evitare di avere 250 persone in aula per molte ore, ma in alcune occasioni sarebbe difficile poterlo evitare. Nelle prossime ore daremo indicazioni precise ai professori”. Nei locali dell’ateneo ci saranno anche colonnine con gel igienizzante per favorire la pulizia delle mani, mentre è escluso il ricorso alle mascherine.
“Ci allineiamo alla decisione della Regione – conclude il rettore che era stato criticato dal governatore Toti domenica scorsa per aver deciso in autonomia di chiudere l’università – ma non auspichiamo alcuna chiusura perché riteniamo sia importante dare un segnale di ripresa di normalità”.