Genova. Accelera il progetto per trasformare la loggia cinquecentesca di piazza Banchi, nel cuore del centro storico di Genova, nel Museo della Città. A sostenere l’operazione, contestata da opposizioni e associazioni ambientaliste, è la Compagnia di San Paolo che ha confermato l’investimento da 1,6 milioni complessivi.
“Nel 2020 il museo dovrebbe vedere se non l’apertura quanto meno una fase avanzata della realizzazione”, spiega il segretario generale della fondazione, Alberto Anfossi, a margine della giornata organizzata a Palazzo Ducale per presentare il programma di investimenti dell’anno in corso. Nel 2019 sono stati stanziati 500mila euro che saranno più che raddoppiati nella seconda tranche per portare il progetto a compimento. “Il punto di riferimento è la convenzione che abbiamo firmato l’anno scorso e che copre il 2019-2020, abbiamo concluso bene il primo anno e pensiamo di andare in continuità”, prosegue Anfossi.
Ma sono molte le partite sul tavolo che vedono coinvolte la fondazione torinese e Genova. Nel 2020 il budget di investimenti sul territorio ammonterà a 180 milioni di euro dopo i 40 milioni spesi nel quadriennio 2016-2019. Ora il sindaco Bucci pensa di prolungare la convenzione “per altri tre o addirittura cinque anni. L’accordo funziona molto bene, siamo la seconda città dopo Torino per investimenti. Prolungare la convenzione – spiega – ci permetterebbe di accelerare sui progetti in corso”.
Tra i progetti che vedranno un’accelerata nel 2020 c’è anche la riqualificazione dell’ex Albergo dei Poveri. “L’idea è quella di ristrutturarne un’ulteriore parte per allargare la presenza dell’università“, prosegue Anfossi. Confermato lo stanziamento di un milione per coprire parte della progettazione del “cerchio rosso” dell’architetto Boeri sotto il nuovo viadotto sul Polcevera e per le due case di quartiere che sorgeranno ai lati del parco.
“È un impegno importante che si è visto in molti settori, un metodo di lavoro che ha funzionato – aggiunge il presidente ligure Giovanni Toti – Credo vada rinnovato, abbiamo di fronte tante sfide importanti in cui la Compagnia può dare un sostegno fondamentale”.
“Certamente il crollo del ponte è stato una grandissima tragedia, però mi sembra che abbia stimolato un nuovo modo di operare sul territorio – commenta Francesco Profumo, presidente della Compagnia San Paolo -. Gli enti hanno lavorato insieme, c’è stata una grande partecipazione di tutti. Nella tragedia è emersa una nuova Genova, capace di ridisegnare se stessa, è un elemento su cui lavorare e noi abbiamo lavorato molto in accompagnamento di questo processo. Il mio è un ottimismo moderato”.