Genova. Quando due persone si incontrano ognuna porta con sé un bagaglio di modelli e abitudini relazionali, di “teorie” e aspettative, di bisogni da soddisfare, di domande alle quali rispondere per trovare una via d’uscita a difficoltà sentimentali precedenti, fantasie e bisogni evolutivi, o regressivi, spesso legati a ruoli e funzioni assunte all’interno della famiglia di origine o a precedenti rapporti di coppia.
Le persone quindi vivono le relazioni sentimentali non solo sulla base degli aspetti “pragmatici” e coscienti della relazione con l’altro, ma anche in funzione delle rappresentazioni interne, i modelli, che hanno costruito nel corso dell’esistenza all’interno dei rapporti più significativi.
Le caratteristiche del partner che ci attraggono. In primis si è attratti da ciò che osserviamo nell’altro sin dal primo momento, ovvero il portamento e l’aspetto fisico. Le persone attraenti seducono altre persone attraenti. Secondo i ricercatori, ci sono altre qualità che attraggono, e dipendono dal luogo in cui si vive, come l’educazione o la religione. Tendiamo ad uscire con persone che hanno il nostro stesso livello di istruzione o appartenenti alla stessa religione, ne siamo maggiormente attratti.
Dalla famiglia di origine alla scelta del partner: sistemi rigidi e potenziale evolutivo della coppia. Giorno per giorno, dalla nascita, i contesti in cui siamo inseriti, sia come attori che come spettatori, i contenuti delle interazioni, le modalità relazionali usate all’interno della famiglia modellano costantemente la nostra attività percettiva, imprimendo una direzione alla nostra attenzione selettiva.
Mito e mandato familiare sono due concetti chiave di questo processo: il mito è un immagine idealizzata che funge da modello di interpretazione della realtà e ha una funzione prescrittiva in merito a i ruoli da ricoprire, i valori da perseguire, modalità di comportamento relazionale e le scelte da fare (tra cui la scelta del partner), definisce cioè il mandato familiare che ogni individuo è implicitamente chiamato a portare avanti (M Andolfi, 1987).
La scelta del partner è il risultato di una mescolanza tra il mito (con il suo relativo mandato) e ricerca di soddisfacimento di bisogni più personali; il prevalere dell’uno o dell’altro dipenderà dalla forza di ciascuno di questi elementi e dalla relazione che una persona ha con la sua famiglia di origine (C Angelo, 1999).
Sicuramente sentirsi amati ed amare è una componente essenziale per una vita appagata e gioiosa.
Tutti gli studi definiscono l’Amore il sentimento primario per la realizzazione dell’essere umano, senza l’Amore emozioni quali la felicità, la fiducia, l’altruismo, la gratitudine, l’allegria ecc. non possono esprimersi e rimangono sommerse in attesa che L’Amore le liberi.
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