Il piano

Al via la rivoluzione della viabilità in porto: “Entro tre anni toglierà 5mila tir dalle strade”

Affidati ufficialmente i lavori a Pizzarotti, Signorini: "Con la nuova sopraelevata tutto il traffico pesante sarà separato dalla viabilità leggera"

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Genova. Entro tre anni il traffico di tir che gravita sui caselli autostradali di Genova Ovest e Genova Aeroporto, in prospettiva quasi 5mila mezzi pesanti al giorno, potrà scorrere per la maggior parte separato dalle strade cittadine. È quanto sostiene il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Emilio Signorini, alla presentazione del maxi piano di interventi sulla viabilità nel bacino di Sampierdarena, finanziato con 130 milioni dai fondi per l’emergenza ponte Morandi e aggiudicato a dicembre 2019 al raggruppamento di imprese con capofila Pizzarotti.

Tra le opere previste la più importante sarà il prolungamento della sopraelevata portuale che, grazie al ponte del Papa alla foce del Polcevera, potrà essere collegata direttamente a via della Superba e al casello dell’Aeroporto. “In questo modo – spiega Signorini – avremo un’arteria interna al porto, dal varco di Ponente fino a San Benigno, indipendente dalla viabilità urbana. Si tratta di lavori diversi, ma entro tre anni stimiamo di poter completare tutti gli interventi. Così traguardiamo l’obiettivo di separare pressoché integralmente il traffico in arrivo ai tre varchi di Sampierdarena”.

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L’appalto integrato, firmato oggi da Paolo Emilio Signorini e Corrado Bianchi in rappresentanza del raggruppamento di imprese, comprende sia la progettazione esecutiva che la realizzazione dei lavori. Nella prima fase dei cantieri rientrano anche l’ammodernamento del tratto esistente di sopraelevata portuale, la nuova viabilità di collegamento tra San Benigno e Calata Bettolo e il completamento di via della Superba. Nella seconda fase vedrà la luce il nuovo autoparco di Ponente e verrà messo finalmente in sicurezza il viadotto Pionieri d’Italia, vietato ai mezzi oltre le 7,5 tonnellate per problemi strutturali.

Alla base del progetto c’è uno studio sui flussi di camion in porto elaborato grazie a speciali telecamere poste ai varchi. Dall’analisi è emerso che ad oggi, sul porto di Sampierdarena, gravitano 3.500 mezzi al giorno. Che in tre anni diventeranno 4.100 e in cinque arriveranno a 4.800, stimati in base alle previsioni di crescita economica e di maggiore capacità dei terminal genovesi. Tutti veicoli che, in teoria, non dovranno mai mescolarsi ad auto e moto dei privati cittadini. L’ultimo tassello sarà il nuovo nodo di San Benigno, i cui lavori ripartiranno nei prossimi mesi.

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“A pieno regime avremo il ponte, Lungomare Canepa e Guido Rossa, la Superba e la sopraelevata portuale. Tre arterie con almeno due corsie ciascuna che daranno la mobilità di cui abbiamo bisogno”, commenta il sindaco-commissario Marco Bucci. La firma, secondo il presidente ligure Giovanni Toti, “dimostra l’efficacia e l’efficienza della struttura messa in piedi dalle istituzioni locali per utilizzare i fondi stanziati dopo ponte Morandi e conferma quello che diciamo da tempo, e cioè che la tragedia gigantesca è stata cambiata in opportunità”.

“Entro la fine dell’estate sarà realizzato il progetto definitivo, poi andremo in conferenza dei servizi e contiamo di avviare il cantiere in concomitanza col progetto esecutivo – spiega Corrado Bianchi, amministratore delegato della Pizzarotti -. I tempi di consegna delle aree da parte di Autorità portuale saranno scaglionate nel tempo. Dovremo lavorare insieme per non creare disagi al porto e al traffico genovese”. Anche Marco Rettighieri, responsabile dell’attuazione del programma di investimenti, conferma: “L’obiettivo è rapidità e invisibilità. Si inizia da oggi”.

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