Genova. Mentre infuria in Italia l’allarme coronavirus a Genova sarà una giornata bollente anche e sopratutto dal punto di vista politico. In ordine cronologico riflettori puntati su Certosa, dove ci saranno le Sardine col loro fondatore nazionale Mattia Santori, e poi sulla Fiera dove in serata il leader della Lega Matteo Salvini parteciperà alla cena con 1.550 sostenitori.
Inizia dunque da piazza Petrella alle 16, nel cuore del quartiere-simbolo del crollo di ponte Morandi, il tour genovese delle Sardine in vista delle elezioni regionali. “Un pomeriggio di incontri, racconti, idee, condivisioni e buona musica”, si legge nel comitato del coordinamento locale. Data e luogo non casuali, insomma. Da un lato la sfida a debita distanza con il Capitano leghista, dall’altro la necessità di recuperare simpatie dopo la foto con i Benetton e l’enorme polemica seguita alle dichiarazioni di Oliviero Toscani.
“Questo quartiere, in questo particolare periodo storico, sta pagando prezzi altissimi e abbiamo particolarmente a cuore le sofferenze dei suoi abitanti, che sono le nostre”. Al momento le Sardine non hanno un candidato da sostenere, anche perché nessuno per ora – a parte la grillina Alice Salvatore, osteggiata da una parte del Movimento 5 Stelle – è sceso in campo contro il candidato del centrodestra, Giovanni Toti.
Giovanni Toti che invece sarà presente stasera insieme al sindaco Marco Bucci e al segretario ligure della Lega Edoardo Rixi alla mega cena in Fiera con Matteo Salvini. Ieri i militanti hanno apparecchiato per 1.550 persone al piano superiore del padiglione blu. Si entra solo con biglietto, 30 euro per i tesserati (prelazioni chiuse il 31 gennaio), 80 euro per tutti gli altri. Appuntamento alle otto ma l’ex ministro arriverà verso le 19-19.30.
Sarà un menù ligure, fanno sapere dal Carroccio. Quasi scontate le trofie al pesto. Un menù con prodotti del territorio, ma di più non è dato sapere. Al momento non si prevede alcuna contestazione: i 1.500 e oltre saranno fatti entrare direttamente nell’area della Fiera che sarà presidiata dalle forze dell’ordine con uomini in divisa e agenti della Digos.