Passo dopo passo

Viadotto Polcevera, a inizio febbraio su trave da 100 metri. Bucci: “Il nome? Gli studenti hanno suggerito Ponte Nan” fotogallery

Secondo il sindaco-commissario entro il 20 marzo 2020 si vedrà tutto il ponte completo, poi solette, asfalto e collaudo

Genova. Sarà varato in quota nella settimana fra il 31 gennaio e l’8 febbraio il primo impalcato da 100 metri del nuovo ponte Per Genova. A svelare i nuovi dettagli sul cronoprogramma il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci in un’intervista esclusiva a Genova24.

Si tratta di una delle tre travi da 100 metri, le altre 16 sono lunghe 50 metri, e sarà quella tra le pile 8 e 9, in area cantiere ovest. “L’impalcato verrà issato dalle gru con tutte le componenti già montate – spiega Bucci – sulla base di questa operazione si potrà procedere con gli altri impalcati da 100 metri, più complessi da varare perché uno si trova a scavalcare il torrente Polcevera e l’altro la linea ferroviaria e tutta una serie di sottoservizi in area Campasso, motivo per cui bisognerà anche fermare alcuni treni per cinque o sei giorni. Però tireremo su 300 metri di ponte con sole tre attività perché il grosso delle lavorazioni sarà fatto a terra e non in quota”.

Entro la fine di gennaio si effettueranno altri tre sollevamenti, due a levante e uno a ponente (una spalla). “A febbraio altri sette – continua Bucci – questo significa che tutto il ponte potrà essere completo e visibile intorno al 20 marzo, ad aprile si potrà iniziare con le operazioni su solette e asfaltatura per arrivare a giugno con il collaudo statico”.

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Ponte che non ha ancora un nome, nonostante in passato lo stesso sindaco avesse parlato della possibilità di lanciare un concorso tra i cittadini. Recentemente, però, da Torriglia un’idea sembra aver conquistato il sindaco, e non solo lui, più di altre. “Sono arrivate moltissime indicazioni da tante persone – racconta Marco Bucci – ma quella che mi ha più colpito arriva da una terza media di una scuola della Città Metropolitana e che suggerisce a me e all’architetto Renzo Piano un nome particolare: Ponte Nan“. Il sindaco-commissario spiega il senso della proposta: “In genovese sono i padri o i nonni a chiamare “nan” i figli e allora il ponte ricorderebbe in generale un rapporto come quello tra padri e figli. Non so se sarà questo il nome che sceglieremo, ma mi piace l’idea”.

Il nome, conclude Bucci, sarà comunque scelto entro fine maggio, prima del collaudo statico. “Stiamo cercando di fare in fretta – aggiunge – ogni giorno Genova perde 6 milioni di euro per la mancanza del ponte e i genovesi stanno sopportando i disagi dovuti a questo grande cantiere ma sanno che la situazione tornerà come prima, anzi meglio di prima”.

Il video integrale dell’intervista al sindaco Marco Bucci verrà pubblicato il 15 gennaio su Genova24.it e sulla nostra pagina Facebook.

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