Genova. Infiltrazioni, ammaloramenti dei piloni, e alcune crepe sulle teste dei piloni che fanno paura. Ma del ponte, ad oggi, non sono noti i dettagli sul suo stato di salute mancando la valutazione sulla sua condizione.
Parliamo del viadotto Castagna, opera d’arte dell’A12 che salta la valletta del rio omonimo a Quarto, tornato sotto i riflettori per il suo aspetto poco rassicurante in questi giorni grazie ad un breve video realizzato con un drone da un regista genovese, e pubblicato sui social. Genova24 aveva già documentato il suo aspetto esterno il 3 novembre 2018 (di cui il video), all’inizio della nostra inchiesta a puntate sui viadotti genovese (che non si è fermata), mettendo in luce queste criticità suppostamente superficiali.
La stessa crepa, oggetto del clamore mediatico di queste ore, era stata l’oggetto principale del nostro reportage, ma anche noi non siamo stati “i primi”: verificando la cronologia fotografica di Google Street View, si arriva fino al maggio 2012 (quasi otto anni fa), dove si vede la presenza delle stesse criticità oggi sotto gli occhi dei social.

Nulla, quindi, sembra essere cambiato: quando avevamo effettuato il nostro reportage avevamo incontrato alcuni residenti del luogo che ci avevano comunicato di aver fatto negli anni diverse segnalazioni, senza risposte. E anche noi abbiamo chiesto diverse volte informazioni maggiori ad Aspi a riguardo, ad oggi ancora senza esito.
Nessuno sa quale sia lo stato di salute di questo viadotto: sul sito di Autostrade per l’Italia, infatti, nel documento pubblicato a settembre sulla condizione di tutti i viadotti, nell’ambito della nuova stagione di collaborazione e maggior trasparenza dell’azienda, il Castagna è tra i pochi senza voto. Come il Coppetta e il Busalla, poi finiti nell’occhio del ciclone dopo l’intervento della magistratura e di una nuova ispezione che fece schizzare la valutazione a 70 punti, portando alla riduzione delle corsie e all’intervento immediato di manutenzione.

Sul documento pubblicato da Aspi è riportata la dicitura “interventi in corso”: cosa che probabilmente trova un riscontro sul fatto che nel video di Paolo Micai si vedono molteplici tracce blu sui tondini scoperti, probabile dovuta al colore di vernici anti ossidazione, tracce che nel video di Genova24 del novembre 2018 non sono presenti.
Stando a quanto scritto sul sito dell’azienda, le verifiche sul viadotto dovrebbero essere state completate entro lo scorso dicembre, e l’aggiornamento trimestrale dovrebbe arrivare non più tardi di gennaio, nella speranza di non trovarci brutte sorprese.