Il settore

Turismo, 15 gennaio incontro con Enit a Genova. Obbiettivo: “Spingere il brand Liguria”

L'agenzia nazionale potrebbe offrire canali importanti per riportare alta l'attenzione sul territorio dopo una stagione caratterizzata da calamità e disastri

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Genova. Rilanciare il turismo in Liguria dopo un autunno e un inizio inverno in cui la nostra regione è stata sotto i riflettori, sì, ma ancora una volta a causa di disastri, calamità, disagi, problemi infrastrutturali. Farlo attraverso i canali a disposizione delle amministrazioni e delle imprese locali ma anche sfruttando il braccio operativo nazionale in termini di turismo, l’Enit.

Il 15 gennaio a Genova si terrà un incontro tra il presidente di Enit Giorgio Palmucci, Giovanni Toti e Marco Bucci, gli assessori regionale e comunale al turismo Gianni Berrino e Laura Gaggero e il commissario straordinario dell’agenzia di promozione turistica In Liguria Pietro Paolo Giampellegrini che aveva lanciato l’idea di questo incontro all’inizio del mese di dicembre durante la partecipazione della Liguria al salone del turismo del lusso di Cannes.

L’obbiettivo è far sì che Enit, con 28 uffici nel mondo e vetrine promozionali nelle città più importanti – oltre che canali di comunicazione massicci – possa offrire alla Liguria alcuni elementi in più per promuoverla e pubblicizzarla come meta turistica 12 mesi all’anno. “L’idea di questo incontro è nata in un momento molto critico – spiega Giampellegrini – qualsiasi soluzione aggiuntiva Enit possa offrirci per mantenere alta, in positivo, l’attenzione per il nostro territorio, sarà ben accetta”.

I dati del Turismo in Liguria nel 2019 si sono chiusi in sostanziale pareggio rispetto all’anno precedente nonostante il calo delle presenze straniere. Gli ultimi dati sono quelli della metà di dicembre e non considerano il periodo delle vacanze natalizie. Ad ogni modo gli arrivi su base ligure sono stati 1.518.411, 3000 turisti in meno rispetto al 2018 e un calo dello 0,23%. Le presenze – a metà dicembre – sono state 3.642.708 con un calo del 2%. Genova città ha visto 1.643.500 presenze e 812.364 arrivi, in calo rispettivamente dello 0,91% e dell’1,41% rispetto al 2018.

“Ma guardare solo i numeri è riduttivo – dice il commissario dell’agenzia regionale del Turismo – la realtà è migliore di quella restituita dai dati, perché non si tiene conto di chi soggiorno nelle strutture extra alberghiere o nelle seconde case ed è questo invece un modo di viaggiare sempre più diffuso”. Entro qualche giorno usciranno comunque i dati relativi al mese di dicembre. “Siamo ottimisti, pensiamo a Genova, non c’era una stanza libera in albergo per Capodanno, perché se crei eventi, appuntamenti, esperienze allora riesci ad attrarre i turisti, il turista generalista non esiste più”.

(foto Walter Nesti dal sito La Mia Liguria)

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