Genova. Il Comune non perde tempo. Mentre da Roma non si sono ancora sbloccati i 547 milioni per far correre il filobus sui quattro assi di forza della città, la macchina amministrativa di Tursi si porta avanti e avvia gli iter autorizzativi per mandare in porto il progetto nel minor tempo possibile.
Lo scorso 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, la direzione mobilità e trasporti ha indetto una trattativa diretta per affidare il servizio di “verifica preventiva dell’interesse archeologico” sui futuri tracciati. In altre parole uno studio, commissionato per 12mila euro a una società specializzata, che dovrà essere allegato al progetto per ottenere il via libera della Soprintendenza, così come previsto dalle normative vigenti.
Nel documento si parla chiaramente di “41 chilometri di rete filoviaria“, togliendo quindi ogni dubbio sulla scelta del mezzo di trasporto, e si puntualizza che “il Comune sta redigendo il progetto di fattibilità tecnico-economica” completo di sottostazioni elettriche, parcheggi di interscambio, officine e depositi, infrastrutture che in minima parte prevedono anche opere di scavo.
Ma perché tanta fretta se non c’è ancora la certezza di ricevere soldi dal Governo? La filosofia seguita dagli uffici è quella impartita dal sindaco Bucci: procedere in parallelo, mai in serie. Lo studio commissionato agli archeologi, in realtà, non interferisce con le carte che verranno inviate a Roma. Lo dimostrano i tempi indicati dal documento – consegna non oltre il 30 marzo – che sarebbero troppo stretti per rispettare la scadenza imposta dal ministero. Per presentare tutte le integrazioni richieste, infatti, c’è tempo fino ad aprile, e per convincere il Governo non serve presentare autorizzazioni preventive.
Ma che Genova possa ottenere i finanziamenti richiesti, dalle parti di Tursi, è quasi una certezza. E a dimostrarlo non è solo la fretta degli uffici. “Stiamo andando avanti su integrazioni con grande ottimismo – commenta il mobility manager Enrico Musso -, non abbiamo tantissimo tempo ma noi saremo pronti anche prima”. Il sindaco Bucci, dopo l’incontro in prefettura con la ministra De Micheli, si era detto fiducioso di poter ottenere una risposta già a gennaio.
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