Querelle

Toti contro il sindaco di Milano che vuole vietare il fumo per strada: “Tasserò gli starnuti dei foresti”

Il presidente della Regione propone una contromossa ironica. Ma il tema è molto serio sia da un punto di vista ambientale sia di prevenzione

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Genova. Che il presidente della Regione Liguria sia un fumatore non è un segreto, ma no, non è una sigaretta bensì un telecomando ciò che tiene in mano nella fotografia che ha scelto per dileggiare sui social l’idea del sindaco di Milano Beppe Sala di iniziare, a piccoli step, di rendere fuorilegge il fumo per strada.

In realtà Toti se la prende con quelle che considera inutili gabelle che limitano la libertà individuale. E quindi anche su una tassa del governo su balconi e verande. “Tassa sull’ombra dei balconi e multe a chi fuma per strada a Milano. Va bene la fantasia al potere… ma forse vi siete fatti prendere un po’ la mano!! Comunque sto pensando di vietare a chi viene da fuori di starnutire in Liguria: basta bacilli e raffreddori “foresti”.

Così scherza Toti, ma ombra tassata a parte. Il tema del divieto di sigarette nei luoghi all’aperto è un qualcosa da prendere molto sul serio. Negli Stati Uniti, a New York, questa normativa esiste da oltre dieci anni, e si è diffusa in altre città negli Usa e in Europa, in Svezia, dal 2019. Il punto è che, secondo alcune analisi, la pratica è un ottimo deterrente al fumo.

A Milano la legge non è ancora realtà, comunque. Sala ha annunciato: “Entro il 2030 non permetteremo più di fumare all’aperto”; ma la misura sarà introdotto in modo graduale, partendo dalle fermate dell’autobus. La novità rientra all’interno del Regolamento Aria-Clima, che sarà discusso prossimamente dal consiglio comunale e dovrebbe essere approvato entro marzo.

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