Genova. L’alleanza tra centrosinistra e cinque stelle in Liguria? “Al momento non c’è nessuna trattativa. Noi continuiamo a ragionare sull’opportunità di realizzare un’alleanza nelle Regioni che vanno al voto ma dal Movimento 5 Stelle per ora non c’è una risposta”. A pinzare il freno questa volta è Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, a Genova per la presentazione del nuovo libro di Maurizio Molinari “Assedio all’Occidente”.
Il tutto mentre su Rousseau gli ultimi iscritti al movimento votavano il candidato presidente e, a poche vie di distanza, Aristide Massardo convocava i suoi per la prima uscita pubblica da “papabile” della coalizione allargata ma senza alcun esponente del Pd tra il pubblico. Lo stesso Simone Farello, segretario regionale dei dem, è venuto al Ducale per salutare l’ex ministro e non si è fatto per nulla vedere dalle parti di via Garibaldi, dove l’ingegnere presentava i suoi progetti politici.
Comunque risposta dei Cinque Stelle che, dice Orlando, non è ancora arrivata. E “non è irrilevante. Lo scenario cambia completamente a seconda del fatto che ci sia una risposta positiva o negativa”. I contatti sottobanco, in verità, sono avviati da tempo. E nel Movimento c’è una grossa corrente, forse addirittura maggioritaria, che il patto vorrebbe stringerlo. In questo caso la stessa Alice Salvatore – fedelissima di Di Maio – sarebbe pronta ad abbandonare del tutto la corsa, sfilandosi anche dalle liste per il consiglio regionale.
Intanto i tavoli del Campo Progressista non sono ancora partiti. Il ritardo sulla tabella di marcia è evidente, ma, a parte le frasi fatte sulla priorità ai programmi, a sgomberare il cielo dalle nubi sarà il verdetto in Emilia-Romagna. “Penso che l’ultima data utile sia la fine del mese, primi giorni di febbraio – conferma Orlando -. Credo che in quella settimana dovremmo avere una risposta definitiva. E’ abbastanza fisiologico che si aspetti il voto ma soprattutto che si consenta lo sviluppo della discussione dentro una forza politica che è segnata da una discussione molto complicata”.
“Credo sia giusto continuare a elaborare e costruire ipotesi programmatiche ma è anche giusto non impedire ulteriori accordi se si dovesse arrivare a una qualche forma di accordo”, conclude il vicesegretario Dem.