Genova. Le priorità per il prossimo presidente della Regione? “Non detto io l’agenda, ma le infrastrutture devono continuare e portarsi a veloce compimento”. E in particolare “la Gronda, che è il naturale compimento, o meglio avanzamento, di quello che finalmente vediamo in essere, che è il Terzo Valico”. A schierarsi apertamente, anticipando l’inizio della campagna elettorale, è il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, a margine della tradizionale visita al governatore Giovanni Toti per ricambiare gli auguri di Natale.
“Bisogna continuare questa apertura della regione oltre se stessa, per il bene non solo di se stessa ma dell’Italia e anche del Nord Europa”, specifica il porporato. Una scelta di campo della Chiesa genovese che non suona certo nuova, ma che appare significativa alla luce della possibile alleanza tra gli sfidanti di Toti. Nel variegato campo dell’opposizione, infatti, c’è chi si dichiara a favore dell’opera (Italia Viva e il Pd) e chi invece spinge per una versione alternativa a minor impatto (Linea Condivisa e Movimento 5 Stelle).
La Gronda, secondo Bagnasco, “è il preludio anche gli altri lavori sempre nella medesima direzione della mobilità e della agibilità del traffico, che non è soltanto una comodità di chi va e viene magari per turismo per altri motivi legittimi e nobili ma soprattutto per il lavoro”. Per l’arcivescovo le altre priorità sono “formazione e lavoro” che diventano “sempre più una cosa importante per tanti giovani, e non solo, che cercano lavoro, ma che devono orientarsi bene perché ci sono delle situazioni lavorative dove non si trova personale qualificato, e non penso soltanto alle lauree prestigiose, ma ad altre professionalità, ugualmente importanti”.
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