Genova. “La possibilità di apertura anticipata dei terminal del porto di Genova (alle 5 del mattino anziché alle 6 come oggi) è uno dei temi da affrontare in accordo con l’Autorità di sistema portuale e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e potrebbe essere sostenuta in parte dai fondi destinati all’autotrasporto per le corse aggiuntive per il 2020 e in parte grazie ad un contributo di Aspi: questa è stata la nostra richiesta al Mit, affinchè Aspi, in virtù dei danni che sta provocando, intervenga sostenendo questa transizione verso una nuova organizzazione del lavoro e quindi come indennizzo ai terminalisti”.
Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine della riunione nella sede dell’Autorità di sistema portuale con i rappresentanti degli autotrasportatori e del cluster portuale. “E’ previsto un tavolo tecnico coordinato dall’Autorità portuale che valuterà i benefici dell’apertura anticipata e fornirà un riscontro entro un mese” ha aggiunto Toti.
Nel dettaglio, spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale Paolo Emilio Signorini “gli ultimi 80 milioni di indennizzo agli autotrasportatori previsti dal decreto Genova per il 2020, già stanziati – dice – si potrebbero usare per premiare in parte gli autotrasportatori che arrivano in fasce orarie meno di punta, con l’apertura anticipata alle 5 dei terminal. Siccome si andrebbe a interferire con il lavoro dei terminalisti, abbiamo previsto che Autostrade per l’Italia possa destinare una quota di risorse per indennizzare anche altre categorie ed è all’esame del ministro anche la nostra richiesta di aumentare le risorse per tenere conto delle ultime emergenze autostradali oltre a quella di Ponte Morandi”.