Genova. L’area individuata per spostare i depositi chimici di Carmagnani e Superba “non è nel municipio Ponente”. La rassicurazione arriva dalle parole del sindaco Marco Bucci davanti all’assemblea pubblica convocata alla scuola musicale Conte di Pegli per presentare ai cittadini il piano di investimenti da 47 milioni nelle delegazioni da Multedo a Vesima. Scartata dunque l’ipotesi Pra’, prende decisamente quota l’indiscrezione trapelata a ottobre: petrolchimico a Sampierdarena, sulla sponda sinistra del Polcevera, al posto del terminal Messina.
Gli ulteriori dettagli forniti dal primo cittadino giocano tutti a favore di quest’ipotesi. “Come sapete abbiamo fatto fare un’analisi da aziende del Nord Italia per studiare possibili collocazioni con diversi punteggi – ricorda – ora siamo nella fase finale in attesa di ricevere la luce verde dall’Enac. Non appena la avremo, sarà mia cura annunciarlo pubblicamente”. La riserva, riferisce Bucci, potrebbe essere sciolta nel giro di un mese, un mese e mezzo. Ma il fatto che serva un’autorizzazione per evitare interferenze con il cono aereo del Colombo lascia spazio solo a due possibilità: l’area ex Enel sotto la Lanterna, posizione critica sotto molti punti di vista, e appunto la foce del Polcevera.
La scelta, se confermata, è destinata a suscitare ulteriori polemiche. Il comitato Lungomare Canepa ha già detto “no al sesto sito a rischio di incidente rilevante davanti alle nostre case” e così pure diverse realtà associative di Sampierdarena e Cornigliano. A pochi metri di distanza, tra l’altro, dovrebbe sorgere anche il nuovo deposito di Lng, il combustibile pulito per le navi, ipotizzato sulla sponda destra in area ex Ilva. Senza considerare il depuratore di area centrale che interesserebbe sempre la foce del Polcevera, tutto a breve distanza dal futuro parco del ponte.
Del resto, Bucci ha parlato chiaro: “Penso non sia corretto per una città di alto livello avere depositi petroliferi in mezzo alle case, è un retaggio di un certo tipo di mondo del passato che dobbiamo eliminare, c’è l’impegno dell’amministrazione. Ma c’è anche l’impegno a mantenere i posti di lavoro, questo è un business in crescita”. Quindi via da Multedo come promesso all’inizio del mandato, ma senza contemplare l’opzione zero, che di fatto non è mai stata sul tavolo di Comune, Regione e Autorità portuale.

Nel corso dell’assemblea l’assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi ha passato in rassegna gli interventi previsti sul Ponente nei prossimi due anni. Tra i più importanti la riqualificazione di piazza Bonavino con nuovi alberi al posto di quelli abbattuti, la nuova piscina Nico Sapio di Multedo con un investimento di 4,8 milioni, un mercato a chilometro zero nell’ex stazione di Pra’, il ripascimento totale delle spiagge di Voltri e Vesima e il consolidamento del cavalcavia di Fabbriche per un milione di euro.