Genova. Nelle scorse settimane erano montate non poche polemiche, e non del tutto sopite, sul calo dei visitatori registrato da Palazzo Ducale a partire dal nuovo corso legato al cambio di governo in Comune e all’addio di Luca Borzani alla presidenza. Inoltre le preoccupazioni per il milione di euro non confermato in bilancio previsionale dal Comune di Genova, che però ha garantito di aggiustare il tiro in corso d’opera con variazioni allo stesso bilancio.
Ma il presidente della fondazione Luca Bizzarri vede il bicchiere più che mezzo pieno e con un lungo post su Facebook auspica in una continua crescita per il polo culturale genovese.
“Con la fine del 2019 si è concluso ieri il mio secondo anno come Presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova. E’ stato un anno di grande lavoro e di grande fatica, che ci ha permesso di invertire un trend di calo e che ci regala quasi 458000 presenze, oltre 13000 in più rispetto all’anno precedente“, scrive.
“Sono 13000 motivi in più per proseguire l’opera di una fondazione unica nel panorama italiano. E’ solo un piccolo passo, ne sono consapevole, ma un piccolo passo importante – prosegue Bizzarri – La nostra città e la nostra Regione negli ultimi anni stanno vivendo momenti molto complicati: le costanti allerte meteo, le difficoltà legate alla pessima conservazione della nostra rete autostradale, gli scarsi collegamenti via treno, tutto questo rende il compito di chi deve promuovere la cultura e il turismo un compito difficile anche rispetto al fatto che la crisi economica in atto riduce ulteriormente le risorse disponibili. Stiamo crescendo, questo è il dato importante, le nostre mostre hanno un grande successo di pubblico e di critica, il Palazzo è vivo e i progetti futuri sono molti e di grande valore culturale”.
Dopodiché il presidente della collaborazione ringrazia i lavoratori e collaboratori di palazzo Ducale, gli sponsor istituzionali e provati, e la direttrice Serena Bertolucci: “una persona alla quale non solo io devo molto, ma che spero continui sempre di più a lavorare per la città che amo, per farci ritornare a essere un polo culturale strategico, per creare una rete tra le nostre realtà, per far conoscere i nostri imperdibili e nascosti tesori a chi verrà a visitare la città dove i gabbiani si guardano volare dall’alto”.