Genova. “Non mi importa degli errori dei singoli, troppo facile commentare così. Sicuramente ci si concentra sull’ultimo, ma ognuno ha parte di responsabilità, quello che dobbiamo fare è lavorare di squadra come nel secondo tempo”.
Davide Nicola commenta la sconfitta contro la Roma cercando di andare oltre al singolo episodio, anche se specifica che la squadra sente il disagio di togliersi da una situazione difficile e quindi è partita un po’ contratta. Il gol subito dopo 6 minuti non ha di certo aiutato: “Ho detto loro che ci vuole del tempo. Sono soddisfatto perché ho iniziato a vedere i giocatori accettare l’uno contro uno, gli esterni alti, anche i centrocampisti centrali uscire, tanto che ero convinto di poterla pareggiare, Lopez ha fatto delle parate decisive”.
Il mister specifica che la strada è questa: “Abbiamo messo sotto la Roma nella ripresa, è chiaro che con questa mentalità, l’ordine e l’ardore agonistico, sono straconvinto che possiamo migliorare”.
Ancora sugli errori: “Sono figli di situazioni diverse, come la lettura del gioco, la condizione mentale in quel momento, la stanchezza, l’attenzione, anche l’errore tecnico”.
Intanto si vede qualche innesto di elementi che sembravano definitivamente fuori dal progetto, a partire da Goldaniga o Barreca: “Non potuto ancora vedere Zapata, non ho mai visto Lerager, ma tutti stanno iniziando a dare proprio contributo”.
Secondo Nicola il pubblico è stato “magnifico”: utile per dare una spinta in più alla squadra, basta mostrare un certo ardore e voglia di rischiare e arriva la spinta.
Cosa invece non è andato nel primo tempo? “Ci deresponsabilizzavamo nelle uscite in pressione, nella marcatura, poi ho visto 4 o 5 azioni di gioco in verticale palla a terra”.
Nella ripresa è arrivata qeulla costruzione dal basso alla ricerca della profondità, non lenta, che ama tanto Nicola, certo è che non c’è ancora quella compattezza che consente di “difendere in 10 e attaccare in 10”.
Ora arrivano due partite non facili, a Firenze e Bergamo: “Mi aspetto un miglioramento di ciò che stiamo facendo”.
Sul mercato cerca di rassicurare: “Con la Società c’è un confronto continuo, il mio compito è dire dove possiamo completare la squadra e loro sono a disposizione. Il mercato dura un mese, rompe un po’ le scatole a tutti, poi spesso le cose si fanno all’ultimo. A me interessa concentrarmi su ciò che ho a disposizione. Il presidente è il primo a volere capire cosa fare per migliorare, ma oggi comincio a vedere buoni segnali anche dai giocatori che non si sentivano al centro del progetto”. Fare in modo che i giocatori siano al massimo per esprimersi fisicamente e tecnicamente, questo l’obiettivo di Nicola, che ricorda: “C’è tanto da pedalare e da allenarsi”.