Genova. Non solo alghe ma soprattutto spazzatura, rifiuti ingombranti e molto materiale ferroso. È quanto hanno trovato i ragazzi di “The Black Bag”, il neonato gruppo di giovani dedito alla pulizia delle spiagge genovesi, nel loro sopralluogo dei giorni scorsi al porticciolo di Nervi. Da una parte la spiaggetta, dall’altra la foce del torrente, entrambe piene di sporcizia. L’appuntamento per tutti coloro che vorranno unirsi alla missione è sabato 25 gennaio alle 14.00, ma in caso di maltempo la giornata potrebbe essere rinviata.
“Essendo che per la rimozione di alcuni rifiuti nei pressi del fiume potrebbe essere necessario camminare in acqua ad altezza ginocchio, si consiglia di munirsi di guanti di gomma lunghi, stivali impermeabili, sacchi della spazzatura, utensili da raccolta come pale, retini, rastrelli”, scrivono gli organizzatori su Facebook.
Si tratta della sesta iniziativa portata avanti da cinque amici genovesi che sognano in grande: vogliono fondare una vera e propria organizzazione no-profit in grado di collaborare con enti pubblici e privati per liberare tutta Genova dalla sporcizia e dal degrado. Si parte dal mare, l’ambiente più delicato tra quelli della città, per evitare che le onde possano riprendersi ciò che portano a riva durante le tempeste invernali. Ma in prospettiva si pensa alle strade, ai parchi, ai boschi che cingono i quartieri collinari.
“L’ultima volta eravamo una trentina, continuiamo a crescere. Stiamo ricevendo molti feedback e tutti positivi, ci contattano sia giovani che adulti per partecipare, è senz’altro in crescita la nostra community”, racconta Ludovica Squadrilli, l’unica ragazza tra i fondatori del gruppo che hanno tutti meno di trent’anni. “Stiamo facendo il possibile per sviluppare il progetto in tutte le direzioni con serietà e passione, avendo ognuno il proprio lavoro il nostro tempo libero al momento è impegnato da The Black Bag. Ci mettiamo tutto l’entusiasmo possibile”.
Tra le necessità immediate evidenziate dagli organizzatori, oltre alla ricerca di nuove braccia per le iniziative sul territorio, c’è quella di mezzi adatti per rimuovere e smaltire i rifiuti speciali trovati sulle spiagge. Il ferro e gli pneumatici, ad esempio, non possono essere buttati nei cassonetti. “Ma ci sono già diverse ditte private che ci hanno contattato per mettersi a disposizione”, riferisce Ludovica.
Foto di copertina: Michele Zuliani (Facebook)