Genova. “Non siamo assolutamente preoccupati, è una speculazione e combatteremo contro la speculazione”. Così Ugo Salerno, amministratore delegato del Rina, a margine del taglio del nastro della nuova sede di Genova, sulla vicenda del naufragio della nave Al Salam Boccaccio, affondata 14 anni fa nel mar Rosso provocando la morte di oltre 1000 persone.
Il Rina e l’ente registro navale italiano avevano certificato la nave battente bandiera panamese. “La nostra responsabilità in quella vicenda non esiste – afferma Salerno – prova ne sia il fatto che non siamo mai neppure stati chiamati, non dico indagati e assolti, chiamati, nell’ambito dell’indagine portata avanti in Egitto, c’è uno studio legale che conosciamo bene e che da tanto tempo sta cercando di ottenere qualcosa da noi, ma non siamo preoccupati”.
Il mese scorso l’avvocato generale della Corte di giustizia Ue ha dato ragione ai superstiti e alle famiglie del disastro marittimo che chiedevano di rivalersi sul Rina per i risarcimenti. Nel 2013 si erano rivolti al Tribunale di Genova chiedendo la condanna del Rina dicendo che classificazione e certificazione sarebbero state eseguite colposamente, producendo instabilità della nave e insicurezza della navigazione causandone poi l’affondamento. Per risolvere il contenzioso, il Tribunale di Genova si è rivolto, appunto, alla Corte di giustizia Ue.