Genova. Nessun allarme meningite a Genova. Lo afferma la vicepresidente ligure e assessore alla sanità Sonia Viale dopo la morte fulminea di una 36enne al San Martino nella notte di Capodanno. Si tratta del terzo caso in meno di due mesi, visto che tre giorni fa un batterio analogo ha stroncato un ragazzo di 25 anni, Joshue Cedeño, di origine ecuadoriana e residente a Cornigliano, proprio come l’ultima vittima.
“La situazione, costantemente monitorata, ad oggi non presenta caratteristiche di allarme – spiega Viale in una nota -. Il numero di casi registrati rientra nella media, sia sotto il profilo temporale che geografico. Lo hanno confermato anche i nostri esperti epidemiologi e infettivologi che hanno potuto seguire gli eventi”.
L’assessore esprime “la vicinanza ai famigliari” e sottolinea “come il sistema sanitario abbia messo in atto le azioni previste in queste evenienze: indagini epidemiologiche e attività di chemioprofilassi per i contatti stretti”. Gli accertamenti condotti dalla Asl al momento escludono che gli ultimi due giovani uccisi da meningite fulminante siano entrati in rapporti tra loro nonostante abbiano in comune la nazionalità e il quartiere di residenza. Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino, ha comunque invitato a “non abbassare la guardia” anche se “tre casi in due mesi non configurano un’epidemia”.
“Colgo l’occasione – continua Viale – per evidenziare la grande attenzione che il nostro sistema sanitario ha sempre prestato in ambito di prevenzione delle infezioni meningococciche: tra le misure programmate lo scorso anno è iniziata l’implementazione dell’offerta vaccinale meningococcica gratuita agli adolescenti per tutte le classi di età dai 12 ai 17 anni fino al compimento del 18° anno di età, misura impegnativa sia per l’aspetto economico che organizzativo che ho fortemente appoggiato seguendo i suggerimenti della commissione epidemiologica regionale di Alisa”.
Il meningococco responsabile degli ultimi tre casi è coperto dal vaccino quadrivalente, oggi obbligatorio per i bambini. “La fascia di età prevista è in linea con le previsioni del piano nazionale vaccini laddove non si prevedono vaccinazioni agli over 18: la misura preventiva appropriata, in caso di necessità, rimane la chemioprofilassi per i contatti stretti, misura prontamente attivata in questa evenienza. Asl 3, oltre alle attività sopra riportate ha attivato, sentiti i cittadini direttamente interessati, un numero telefonico dedicato e a loro fornito ove personale sanitario è disponibile a fornire informazioni – conclude l’assessore Viale -. Seguirò l’evoluzione delle procedure in corso – conclude – e in contatto con gli esperti sarà mia cura fornire costantemente le informazioni necessarie”.