Genova. Amici per la pelle, Massimiliano “Bobo” Lucchetti e Nicola Morando hanno in comune anche l’amore per i due fuoriclasse del cartoon Holly e Benji ed i loro passaggi lungo stadi infiniti, con palloni volanti alla velocità della luce ed acrobazie mortali a centrocampo.
Lucchetti e Morando hanno deciso di festeggiare le vittorie del Città di Cogoleto (2-0 alla Riese) e Praese (4-3) al Ventimiglia, cenando insieme con le rispettive famiglie.
“Abbiamo vinto con merito una gara difficile, mettendo in cascina tre punti davvero importanti per la nostra classifica – esordisce l’estremo difensore cogoletese – la Riese ha dimostrato di essere un’ottima compagine, ma la voglia di fare nostra la posta in palio, il soffrire tutti insieme, il saper essere squadra, ha fatto la differenza”.
“La classifica è migliorata, tre successi e due pareggi nelle ultime cinque gare la dicono lunga sulla crescita della squadra, ma dobbiamo stare con i piedi a terra, perché il cammino verso la salvezza è ancora molto lungo”.
Cosa vuoi dire al tuo amico Morando?
“Nicola è un giocatore pazzesco, rende facili le situazioni difficili e per dirla alla Boskov, Morando vede autostrade dove gli altri vedono sentieri… e poi calcia le punizioni in maniera straordinaria…”.
Nicola Morando mette a segno una tripletta d’autore (realizzando l’assist di Pinna, una punizione ed un rigore) che stronca il Ventimiglia, in vantaggio 3-1 a pochi minuti dal termine della gara, il suo personale hat-trick gli permette, in puro stile anglosassone, di portarsi a casa il pallone della gara, autografato da tutti i compagni di squadra.
“Pur privi di giocatori importanti come Cisternino Palagano, Rossi, Salas e Barbieri, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, credendo sino all’ultimo istante di gara di poter ribaltare, a nostro favore, il risultato”.
Sei a quota dieci in campionato, bottino niente male, vero Nicola?
“Sono felice di essere entrato in doppia cifra – dichiara Morando – e pensare che sono un trequartista, non ho nessuna voglia di fermarmi, ma segnare il più possibile“.
Sfruttando anche la tua grande capacità balistica nel calciare le punizioni, quale è il tuo segreto?
“Mi fermo sempre, a fine allenamento, a calciare le punizioni, ringrazio soprattutto la pazienza dei portieri della mia squadra, che mi permettono di allenare questa mia qualità”.
Cosa vuoi al tuo grande amico Lucchetti?
“Bobo è uno dei pochi portieri al quale non ho segnato – sorride Morando – Lucchetti è un numero uno di grande esperienza ed affidamento, la sua capacità di fare gruppo è un valore aggiunto per le squadre in cui ha giocato, se ne è accorto il Cogoleto, che da quando è arrivato ha iniziato a cambiare marcia“.
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