Genova. Dopo i 40 milioni di euro stanziati nelle scorse settimane, nelle prossime ore il consiglio dei ministri destinerà alle Liguria i 77 milioni mancanti per la copertura integrale delle somme urgenze, a seguito dell’ondata di maltempo che ha colpito la nostra regione alla fine del 2019. A comunicarlo è il Partito Democratico in una nota.
“Il Governo si era impegnato a mettere a disposizione questi fondi subito dopo la sessione di bilancio e così è stato – attacca il capogruppo in Regione Giovanni Lunardon – La promessa è stata mantenuta, con buona pace degli attacchi pretestuosi della giunta regionale, che la dicono lunga sul livello della campagna elettorale permanente portata avanti da Toti. Il presidente e la sua giunta dovrebbero collaborare con il Governo invece di attaccarlo, visto che l’obiettivo comune dovrebbe essere il bene dei liguri. Chiusa la partita delle somme urgenze adesso si apre quella sui danni alle strutture pubbliche e private: tema su cui il consiglio dei ministri ha già detto di voler intervenire con prossime deliberazioni”.
Negli ultimi giorni era intervenuto ancora l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone denunciando che mancavano all’appello i soldi per le somme urgenze. In tutto le richieste della Regione ammontavano a 800 milioni (compresi però i 300 del piano triennale di difesa del suolo sottoposto al ministero dell’ambiente).
“Ancora una volta ci stupiamo di fronte al comportamento degli esponenti liguri del Partito democratico: da quando si esulta per il raggiungimento di un obiettivo minimo? – ha replicato il governatore Toti – Prendiamo comunque atto, finalmente, del risveglio dal torpore da parte dei parlamentari e dei consiglieri regionali del PD: era da fine ottobre che cittadini, sindaci, amministratori locali e province attendevano questi fondi che però al momento, è necessario sottolinearlo, sono ancora sulla carta”.
“Quello per cui oggi il Pd esulta è quanto ogni governo, di ogni colore politico, ha fatto dal 2011 ad oggi. La vera partita però – precisano Toti e Giampedrone – non riguarda semplicemente affrontare il tema somme urgenza, ma gli oltre 400 milioni di danni strutturali che la Liguria ha riportato, che devono essere sanati, come è accaduto con il precedente Governo dopo la mareggiata 2018, mediante interventi che consentano di aumentare la resilienza del territorio e le sue difese strutturali a lungo termine. Questo è quello che il Governo dovrebbe fare: un piano strutturale per tutta l’Italia, per tutte le zone colpite dal maltempo, non solo per la Liguria”.