Genova. La questione dell’autoparco a villa Bombrini è già all’ordine del giorno della riunione di domani dell’appena rinnovato “gruppo di lavoro temporaneo misto per monitorare l’avanzamento dei lavori di bonifica delle aree dismesse dalla siderurgia a Cornigliano”, più semplicemente “tavolo per la riqualificazione di Cornigliano”.
Negli ultimi giorni il municipio Medio Ponente ha nominato il nuovo coordinatore e la nuova vice coordinatrice del tavolo, che da tempo non era aggiornato. Si tratta, rispettivamente, di Luciano Tagliatti, storico presidente del circolo operaio Arci Uguaglianza e di Maria Curcio, dell’associazione ViviAmo Cornigliano.
Attivo dal 2007, è lo spazio in cui il mondo delle associazioni sul territorio e tre consiglieri municipali (due di maggioranza e uno di opposizione) dialogano con la Società di Cornigliano come interlocutore. In questa fase i corniglianesi sono preoccupati per la volontà, annunciata anche dal sindaco Bucci, di trasferire a sud della villa storica 220 tir che dovranno spostarsi da Campi. Ancora non è chiaro, in base alle parole dello stesso sindaco in diverse occasioni, se il motivo dello spostamento sia legato solo alla costruzione del nuovo ponte oppure anche all’eventuale arrivo di un centro logistico di Amazon.
“La nostra posizione è ferma – sostiene Mario Bianchi, presidente del municipio Medio Ponente – e si basa sull’accordo di programma del 2005 e sull’attuale piano urbanistico comunale, nessuna modifica infatti è stata fatta dall’amministrazione. Ci batteremo perché i patti siano rispettati e nei dintorni di villa Bombrini, nelle aree ex Ilva, vengano realizzati un parco, impianti sportivi, magari una scuola superiore che a Cornigliano manca da sempre”.
Ma lo spostamento dei tir è praticamente cosa fatta. Bucci ha sottolineato che la misura sarà temporanea ma l’orizzonte temporale è comunque ampio: tre anni. Nel frattempo sulla delegazione incombe anche la possibile decisione di un trasferimento dei depositi costieri. Anche il Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale, annuncia battaglia e si dichiara pronto a presentare un esposto in procura.