Genova. L’unico acquisto finora registrato, a metà mercato, riguarda l’Under 18 Riccardo Bellucci, preso dalla Lavagnese, mentre di ufficiale c’è anche il cambio prestito (da Spezia a Pesaro) di Leonardo Benedetti e soprattutto il riscatto anticipato di Duvan Zapata, da parte dell’Atalanta, operazione che presumibilmente avrà dato luogo a qualche sconto ai bergamaschi, ma certamente ossigeno puro alle casse della Sampdoria, che finalmente potrà “tappare il buco” in difesa, causato dall’infortunio di Ferrari e dalla cessione in prestito di Murillo al Celta Vigo.
Ma intanto, ad affrontare la Lazio, si va di nuovo con l’emergenza difesa (sperando che porti buono, come con il Brescia). I biancocelesti, in un periodo di forma strepitosa, sono un’autentica bestia nera per i blucerchiati, non solo di recente, ma anche nel lontano passato, quando il Doria è stato oggetto di clamorose sviste arbitrali.
La più eclatante, quella del maggio ’66, con l’arbitro Bernardis di Trieste, che non vide le mani del portiere laziale, Gori, attanagliate, in area, alla tibia di Cristin.
Finì 0-0 e la mancata vittoria costò alla Sampdoria la prima retrocessione della sua storia.
Ciò non toglie che, scaramanzia a parte, un risultato ad occhiali, alla vigiia, sarebbe da sottoscrivere.
Ritornando alle notizie di mercato, anche la Fiorentina si è fatta avanti, oltre a Parma e Sassuolo, per Caprari, mentre qualche media ha ipotizzato la possibilità di un trasferimento a Brescia di Ekdal, in virtù della vecchia conoscenza dello svedese con Cellino, nonché delle panchine su cui si è accomodato ultimamente.