Genova. E’ pronto a ricandidarsi il sindaco di Genova Marco Bucci. Lo dice nella lunga intervista a Genova24 in cui fa il bilancio di metà mandato.
Ma, dice, da qui al 2022 dovrà valutare se sussistono le condizioni che ne hanno fatto senza dubbio un sindaco a cui le idee non mancano: “Ad oggi dico di sì – spiega – ma tutto dipenderà dalla salute, dall’energia, dalla visione e dalla voglia di fare. Se permarranno queste condizioni mi ricandiderò. In caso contrario no perché non si può certo stare qui a far passare le giornate. Genova deve crescere e sta crescendo e ha bisogno di un sindaco con queste caratteristiche”.
Nell’ultima parte dell’intervista, più dedicata alla politica, il sindaco fissa anche gli obiettivi imprescindibili che intende raggiungere nella seconda parte del suo mandato. “Prima di tutto voglio che comincino i lavori sugli assi del trasporto pubblico, non la gara ma proprio i lavori”.
Il secondo punto riguarda le aziende del Comune: “Amiu e Amt devono essere due municipalizzate che siano fonte di orgoglio per la città. Deve cambiare il mood che già sta cambiando per entrambe”. Ancora: “Devo far partire il progetto della cabinovia e il Waterfront di levante deve essere finito”.
Alle opposizioni e non solo che criticano la cosiddetta politica del marketing e un forse eccessivo presenzialismo ad ogni evento pubblico, come l’inaugurazione delle serate del Tricapodanno o delle altre feste in piazza lui risponde senza esitazione: “Non è eccessivo presenziassimo – dice – e secondo me sarebbe una mancanza non andarci, un errore. Per esempio io vado al derby e giuro che prima di fare il sindaco allo stadio non c’ero mai entrato nella mia vita.
Ci vado anche se il mio interesse non è elevatissimo ma è una grande manifestazione, una festa per la città e alla fine comincio ad appassionarmi. E così è per il Tricapodanno. Non è un presenzialismo eccessivo, è la voglia di stare vicino alla città quando la città partecipa a un evento importante”.
A chi lo accusa di essere troppo dipendente dal governatore Toti il sindaco replica: “Quando c’è sinergia di intenti non vuol dire che tu fai quello che dico io: è un supporto che viene dal fianco, non un ordine che arriva dall’alto ed è una situazione che si verifica nei due sensi”.