Kobe Bryant, il leggendario “Black Mamba”, stella dell’Nba e bandiera dei Los Angeles Lakers, è morto a 41 anni. Il campione statunitense ha perso la vita in un incidente, avvenuto in California, nelle vicinanze di Calabasas, contea di Los Angeles.
L’elicottero privato nel quale si trovava ha perso quota, schiantandosi al suolo. Ancora da chiarire le cause e la dinamica dei fatti.
All’interno del velivolo sono morte altre sette persone, tra cui, pare, la figlia tredicenne e il pilota del mezzo.
Bryant era molto legato all’Italia. Vi si trasferì ragazzino, vivendo gran parte dell’adolescenza. Passò da Rieti a Reggio Calabria, proseguendo fino Pistoia e Reggio nell’Emilia, prima di spiccare il volo verso il gotha del basket e dello sport in generale.
Una carriera impareggiabile, iniziata nel 1996 e finita nel 2016. Vent’anni ai massimi livelli, divenendo uno degli sportivi più conosciuti al mondo.
Nell’estate di tre anni fa, nel 2017, rimase qualche giorno a Portofino, in compagnia della moglie e delle figlie. Un periodo spensierato, a un anno dal suo ritiro dalle scene. Oggi la triste notizia.