Cuore d'oro

Gabriele, il volontario che ha convinto una vedova senzatetto a farsi aiutare

A soli 17 anni è un volontario di diverse pubbliche assistenze. Appena ha saputo la storia della signora, si è attivato per trovargli un tetto

Gabriele Giusto

Varazze. Pochi giorni fa su IVG.it vi abbiamo raccontato la storia di una signora, una vedova di 63 anni, che da diversi anni vive nella stazione di Varazze. “Dimenticata da parenti e amici”, con un vestito ormai logorato dal tempo, la signora “non è mai stata aiutata”. Un po’ perchè – si dice – ha sempre rifiutato gli aiuti, un po’ perché tutti i passanti l’hanno sempre scambiata per una signora in attesa di un treno.

Ma pochi giorni fa, appresa la sua storia, un volontario di diverse pubbliche assistenze (tra cui la Croce Rossa di Cogoleto e la Croce Bianca di Spotorno) ha deciso di attivarsi in maniera concreta. L’angelo della signora risponde al nome di Gabriele Giusto, e ha soltanto 17 anni. Noi abbiamo deciso di intervistarlo, per capire come ha fatto a convincere la stessa signora che, tempo prima, aveva rifiutato l’aiuto di tutti.

“Sono venuto a conoscenza della sua storia tramite l’articolo apparso su Ivg diversi giorni fa – racconta Gabriele – e così mi sono messo la divisa e mi sono recato in stazione con delle coperte”. Ma il primo approccio, come spiega il ragazzo, non è stato facile né tantomeno proficuo. “Non ha accettato le coperte, ma io prima di andarmene gliele ho lasciate lo stesso”.

Capitolo chiuso? Assolutamente no perché Gabriele, con la tenacia che solo i giovani sanno tirare fuori, torna in stazione il giorno dopo, ma questa volta in compagnia di un ex maresciallo dei Carabinieri: “Sono tornato il giorno dopo in compagnia di questo mio amico ex maresciallo, e siamo riusciti a convincere la signora a venire con noi. Così, una volta presi i documenti e avvisata la Polizia Locale, l’abbiamo accompagnata alla Caritas”.

Continua Gabriele: “Non è stato facile, ma siamo riusciti a far capire alla signora che vivere in un posto come la stazione, soprattutto d’inverno, avrebbe comportato il rischio di andare in ipotermia. Mi sono anche offerto di ospitarla nell’albergo dei miei genitori, anche a gratis. Ma alla fine si è convinta e ha deciso di seguirci alla Caritas, così ho chiamato la Croce Rossa di Varazze che con un suo mezzo ci ha accompagnati nella struttura”.

La signora, come ricorderete dal nostro articolo di diversi giorni fa e come ci ha confermato anche Gabriele, ha anche dei problemi a livello mentale, come quello della memoria a breve termine. “Nel tragitto dalla stazione alla Caritas mi avrà chiesto una decina di volte dove fosse la sua carta d’identità, nonostante gliela avessimo rimessa in borsa”. Adesso la signora si trova alla Caritas con un pasto caldo e un tetto, nella speranza che Gabriele o altri angeli come lui non debbano più intervenire.

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