Genova. Procedono nonostante i ritardi causati dal maltempo i lavori per riportare all’antico splendore le aiuole di viale Brigate Partigiane alla Foce. “Entro il mese sarà terminato il primo lotto – riferisce Mauro Grasso, direttore generale di Aster – poi inizieremo i lavori del secondo. Le piogge di ottobre e novembre ci hanno messo un po’ in difficoltà, ma stiamo recuperando e il cantiere funziona bene”.
I due lotti approvati prevedono lavori per un importo complessivo di 2,4 milioni euro. Il primo, dalla rotatoria fino all’altezza di via Cecchi, comporta una spesa di 800 mila euro, mentre il secondo – da via Cecchi a via Pisacane -1,6 milioni euro. Un terzo lotto di lavori, relativo all’area tra via Pisacane e Piazza delle Americhe, verrà eseguito al termine dei lavori di messa in sicurezza del torrente Bisagno.
Non è ancora decisa invece la sorte dei parcheggi che fino a qualche mese fa contornavano gli spartitraffico. Al momento l’orientamento sarebbe quello di mantenerli, almeno nella sezione più verso il mare, ma gli uffici di Tursi devono ancora compiere valutazioni insieme ad Aster e al Municipio. Probabile, però, che alla fine il numero di stalli totali sia inferiore a quelli presenti prima dell’apertura del cantiere. “La nostra idea sarebbe quella di recuperarne almeno una parte disponendo a lisca di pesce quelli sul lato a levante di viale Brigate Partigiane, vicino alla rotatoria. In questo modo il rapporto sarebbe due a uno”, spiega il presidente del Medio Levante, Francesco Vesco.
Il consigliere municipale Edoardo Marangoni (Noi con Morgante) ricorda che la proposta di una nuova tracciatura perpendicolare o a lisca di pesce, era già stata fatta attraverso una mozione il 2 maggio 2018, senza però una formale approvazione da parte della maggioranza.
Per terminare la prima aiuola mancano solo la semina del prato – si attenderà ancora qualche giorno per evitare il rischio di gelate che compromettano la nascita dei fili d’erba – e la posa delle altre piante, ma le sagome sono già tracciate. Il disegno riprende quello originario dell’architetto Daneri nel 1958, diventato un simbolo della Genova degli anni Sessanta.
Nelle aiuole saranno installate piante arbustive sempreverdi in gruppi omogenei e massivi, che garantiscono un arredo verde costante durante l’arco dell’anno e zone dedicate a fioriture stagionai di altezza inferiore, sostituibili in occasione di eventi e manifestazioni. I costi della manutenzione saranno “significativi”, riferisce Grasso, ma sono ancora in corso gli studi per quantificarli con esattezza.
La foto è di Mattia Case, del gruppo Facebook Genova contro il degrado che per primo si era attivato con l’ex assessore Fanghella per proporre il ripristino delle aiuole storiche della Foce.