Il caso

Disavventura in Flixbus per due passeggere liguri: “Noi, abbandonate in autogrill”

Tra le protagoniste del viaggio una disabile al 90%

flixbus

Savona/Mestre. “Mia suocera e una sua amica partite da Savona per andare a Mestre sono state abbandonate dal Flixbus in un area di servizio“. E’ la disavventura di due donne, un’anziana di 72 anni invalida al 90% e la sua amica sessantottenne, che nella mattinata del 6 gennaio hanno deciso di trascorrere l’Epifania visitando una nuova città.

Le due donne sono partite da Savona alle 6.20 a bordo di un Flixbus, ossia uno dei pullman della celebre azienda di trasporti low cost. Il viaggio prevedeva alcune soste in autogrill; ma al termine dell’ultima pausa nell’area di servizio Tamoil poco prima di Vicenza, della durata di un quarto d’ora, il pullman è partito senza di loro.

A denunciare il disservizio la figlia dell’anziana “abbandonata”, preoccupata per le sorti della madre, invalida al 90%, lasciata senza bagagli e senza essere stata contattata al cellulare (la compagnia possiede il contatto di ogni passeggero). Gli autisti, va detto, hanno tabelle di viaggio precise e per questo la durata della pausa è comunicata in anticipo. Ma la donna sottolinea “la totale indifferenza della compagnia Flixbus, che – sostiene la figlia della 72enne – non si è curata nemmeno di fare la conta dei passeggeri e di accertarsi che tutti stiano bene. Se uno di loro si fosse sentito male in autogrill?”.

A indignare ancor più la signora l’atteggiamento dell’azienda anche nei confronti del recupero dei bagagli, rimasti a bordo del pullman: “Ho chiamato il centralino, ma mi rispondono solo dall’estero, e per avere informazioni sul ritiro dei bagagli è necessario contattare in modalità digitale la compagnia. Mia madre non sa navigare in Internet… è un problema evidente questo. Meno male che mia madre si è portata dietro alcune medicine, ma se così non fosse stato…”.

Abbiamo tentato nella giornata di ieri di avere delucidazioni dall’azienda ma, per ora, non è giunta alcuna risposta. La donna, intanto, ha annunciato l’intenzione di andare per vie legali e denunciare il servizio.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.