Serve aiuto

Decreto Mille proroghe, la Regione presenta 7 emendamenti da 42 milioni

Per la prosecuzione dei benefici a favore dei lavoratori, delle imprese che sono state danneggiate dal crollo di ponte Morandi e i servizi aggiuntivi del tpl

palazzo regione

Genova. La Regione Liguria ha presentato sette emendamenti al decreto Mille proroghe per la prosecuzione dei benefici a favore dei lavoratori, delle imprese che sono state danneggiate dal crollo di ponte Morandi e del trasporto pubblico locale per mantenere i servizi aggiuntivi. L’Ente ha recependo le istanze di Comune di Genova, Camera di Commercio, sindacati e Confindustria. L’invio è previsto per oggi, poiché il termine ultimo per la presentazione delle richieste di lunedì 20 gennaio.

Ammonta a 42 milioni di euro il valore complessivo degli emendamenti presentati da Regione Liguria sulla base delle richieste provenienti dal territorio.

Risorse che dovranno servire a garantire i lavoratori che hanno perso il lavoro nel crollo di ponte Morandi, le imprese al momento escluse dall’indennizzo una tantum da 15 mila euro, quelle interessate ad effettuare investimenti nella Zona franca urbana e a mantenere i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale anche per il 2020.

Gli emendamenti presentati riguardano: sostegno agli investimenti realizzati dalle imprese nella Zona franca urbana; assunzioni a tempo indeterminato da parte delle municipalizzate del Comune di Genova dei lavoratori anche autonomi che hanno perso il lavoro a causa del crollo; estensione a favore delle imprese, già ammesse ai contributi, di ulteriori periodi utili per fruire dei benefici per il decremento di fatturato; contributo per maggiori costi sostenuti dalle imprese a causa del crollo di ponte Morandi; benefici a favore dei titolari di società a responsabilità limitata che rimangono esclusi dall’indennizzo una tantum da 15 mila euro; proroga da 19 a 24 mesi della cassa integrazione guadagni a favore dei lavoratori del settore privato; finanziamento del Tpl per l’anno 2020 per un totale di 23 milioni di euro per mantenere i servizi aggiuntivi del 2019 (gomma/ferro/metropolitana).

“Regione Liguria si è mossa in modo unanime con i rappresentanti di categoria  – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – le nostre richieste devono essere accolte perché nascono dalle esigenze espresse dal territorio che con grande forza ha reagito ai gravissimi danni provati dalla tragedia di ponte Morandi. Fino ad oggi Regione Liguria ha risposto al meglio alle innumerevoli esigenze scaturite da chi aveva perso la casa, il lavoro, l’attività mettendo in atto strumenti diversificati. Una parte limitata degli emendamenti che avevamo presentato sono stati accolti, ma non è sufficiente. Ci aspettiamo che il governo dia una risposta al nostro territorio e che accolga nel decreto Mille Proroghe le nostre istanze”.

“Un aiuto concreto, pari a 10 milioni di euro, destinato alle imprese e al lavoro in un territorio che ha subìto un grave depauperamento economico del proprio tessuto produttivo a seguito della tragedia del 14 agosto 2018”, spiegano i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Federico Vesigna, Luca Maestripieri, Mario Ghini e il segretario generale di Confindustria Liguria Massimo Sola, in merito all’emendamento legato alla Zona Franca Urbana.

Cgil, Cisl, Uil della Liguria, insieme a Confindustria Liguria, hanno chiesto a tutti i gruppi consiliari della Regione di adoperarsi presso le sedi competenti per sostenerne l’approvazione in Parlamento.

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