Genova. Circa un centinaio di persone hanno partecipato al doppio presidio contro la guerra davanti alla Prefettura di Genova. Due manifestazioni parallele, anche se con sfumature di contenuti diverse. Da un lato quella convocata dal coordinamento delle sinistre di opposizione con lo slogan No alla guerra No alla Nato, accanto il presidio “Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace” che nasce da una campagna internazionale promossa anche in Italia da una cinquantina di associazioni laiche e religiose.
A Genova a lanciare il presidio sono state la Cgil e l’Arci. Alla giornata hanno aderito anche Anpi Genova, Comunità di San Benedetto al Porto, Libera, Auser, Udi.
“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11 – dicono gli organizzatori – Oggi più che mai è necessario gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto più preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo”.
“L’Unione Europea, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che, con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza, miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli dell’insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l’Africa accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori”.