Genova. La polizia locale ha arrestato uno degli uomini che si erano calati dalla grondaia in via Dottesio per tentare di sfuggire ai controlli. Doveva scontare due anni di carcere.
L’uomo, B.A., 20 anni, di cittadinanza albanese, stamattina con altri due uomini, si era calato dalla grondaia uscendo dalla finestra dell’ultimo piano di un palazzo di via Dottesio, a Sampierdarena, dove erano in atto controlli della Polizia Locale in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito dell’operazione sull’emersione degli affitti in nero varata dal Comune di Genova e che in passato aveva già messo in luce in centro storico e a Quezzi appartamenti occupati senza contratto da persone non registrate all’anagrafe.
Due uomini erano riusciti a raggiungere terra e a fuggire prima in via Cassini e poi in via Pietro Chiesa, dove uno di loro, un ventinovenne albanese, è stato raggiunto e fermato dagli agenti.
È stato denunciato per la presenza irregolare sul territorio nazionale. Il terzo è stato bloccato da altri agenti mentre ancora stava scendendo lungo il tubo del gas.
Entrambi sono stati portati al fotosegnalamento negli uffici della polizia locale in piazza Ortiz ed è in questo contesto che la polizia locale ha scoperto che l’uomo, condannato a 2 anni di reclusione dei quali aveva scontato 18 mesi, aveva scelto la pena sostitutiva dell’espulsione immediata per i mesi restanti.
Ora è stato arrestato per non aver ottemperato a quanto previsto dall’espulsione e per questo sarà processato domattina per direttissima. La pena si aggiungerà ai 6 mesi che dovrà scontare a Marassi.