Roma. “Non abbiamo mai valutato né privatamente né pubblicamente l’ipotesi di una maxi multa ad Autostrade”. Lo ha dichiarato la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli in un’intervista al Tg1 smentendo l’ipotesi circolata ieri di una sanzione corposa ad Aspi come soluzione alternativa alla revoca delle concessioni, tema scaturito a partire dal disastro di ponte Morandi.
D’altro tra le dichiarazioni alle testate della ministro c’è anche quella che definisce “irricevibile” la volontà di Autostrade di conteggiare nel risarcimento che offre allo Stato i 600 milioni spesi per la ricostruzione del ponte Morandi. Nell’intervista a Repubblica anche un riferimento alla mancata riduzione dei pedaggi sulla rete, auspicata visti i disagi patiti dagli utenti.
Già in mattinata il sottosegretario ai trasporti, il M5S Giancarlo Cancelleri aveva smentito l’idea maxi multa. Nelle scorse ore dal ministro del Lavoro Stefano Patuanelli la conferma: “L’obiettivo resta la revoca. Ci sono le famiglie di 43 vittime che ancora attendono giustizia. Bisogna cambiare il sistema degli affidamenti”.
Anche il segretario Pd Nicola Zingaretti ha glissato: “Non so da dove è uscita fuori questa proposta, francamente. Adesso vedrà il Governo come affrontare il tema. Su autostrade è molto chiaro: è giusto che lo Stato sia più forte e autorevole nei rapporti con i concessionari, ma non bisogna avere nessun preconcetto. Si entra nel merito delle concessioni: chi le ha rispettate, bene. Chi non le ha rispettate bisognerà vedere come comportarsi”.
L’unico a suggerire l’ipotesi di un dialogo ancora saldo con Autostrade oggi è stato il sindaco di Genova Marco Bucci che, alla domanda su chi gestirà il nuovo ponte ha detto: “A me dicono in via non ufficiale di iniziare a parlare con Autostrade”