Budapest 2020

Campionati europei, la corsa del Settebello termina contro il Montenegro

Azzurri disastrosi in superiorità numerica, gli avversari si impongono con 2 reti di scarto

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Recco. Il percorso del Settebello ai campionati europei di Budapest 2020 si ferma ai quarti di finale. In semifinale ci va il Montenegro allenato da Gojkovic che vince 10-8.

Gli azzurri, campioni del mondo, pagano il 3 su 16 con l’uomo in più e rimangono ancora una volta fuori dal podio europeo. L’ultima volta che salirono quei gradini fu nel 2014, proprio Budapest, per ricevere la medaglia di bronzo. Una sconfitta che brucia ma che arricchirà comunque una squadra straordinaria, rendendola ancora più forte nel suo percorso verso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, appuntamento clou della stagione, ancora di più dell’intero quadriennio.

Prima della partita tra Ungheria e Russia, quella che interessa gli azzurri che affrontano la perdente nella semifinale per il quinto posto venerdì 24 gennaio alle 14,30, il commissario tecnico del Settebello Alessandro Campagna ha ricevuto il premio di allenatore dell’anno 2019.

La partita. In tribuna, insieme al presidente della Fin e della Len Paolo Barelli, l’ambasciatore d’Italia a Budapest Massimo Rustico.

I primi in acqua sono Del Lungo, Di Fulvio, Luongo, Velotto, Echenique, Aicardi e Figari. Inizio equilibrato con Lazovic e Del Lungo che fanno buona guardia su Di Fulvio e Ivovic. Montenegro passa dopo 1’54” con Petkovic che sfrutta la prima superiorità numerica. Replica dopo venti secondi Bodegas, sempre con l’uomo in più, per l’1-1. Altro botta e risposta, stavolta dal perimetro, tra Radovic ed Echenique per il 2-2 dopo tre minuti. Bodegas conquista il rigore che però Luongo spara sulla traversa. Nuovo vantaggio montenegrino con Draskovic ben servito al centro da Radovic. Luongo si fa perdonare l’errore dai cinque metri e dal lato corto punisce Lazovic, siglando il 3-3 che chiude la frazione iniziale.

Vantaggio azzurro in apertura di secondo parziale con il diagonale tutta potenza e precisione di Renzuto Iodice. In fotocopia la rete del 4-4 di Petkovic (superiorità). Altro botta e risposta tra Dolce (zona quattro) e Brguljan (perimetro) per il 5-5 dopo undici minuti di gioco. Settebello che si riporta sul più 1 con Figari (extraplayer) che finalizza un veloce giro palla. Ritmi alti, si respira poco in acqua. Il 6-6 è di Petkovic che sfrutta nel migliore dei modi la doppia superiorità per riequilibrare il punteggio. Squadra in calottina blu avanti con Draskovic che dal perimetro sorprende Del Lungo per il 7-6 all’intervallo lungo.

Si riparte con una super parata di Lazovic su una bomba di Echenique e successivamente di Del Lungo freddo a tu per tu su Draskovic. Il Settebello è in partita e riequilibra il punteggio con il diagonale di Figari che vale il 7-7 dopo 4’29” del terzo periodo. Montenegro ancora avanti nell’azione successiva con Spaic servito ai due metri da Vidovic (8-7). L’Italia spreca la chance in superiorità numerica con Renzuto Iodice e gli slavi si portano sul più 2 con la conclusione sull’angolo lungo di Petkovic per il 9-7 dopo tre quarti di gara.

Si riparte con Vidovic espulso per proteste e l’Italia ancora imprecisa in superiorità numerica. I montenegrini ne approfittano e volano sul più 3 con il rigore conquistato e trasformato da Ivovic per il 10-7. Gli azzurri provano a mettere il cuore oltre l’ostacolo e si sbloccano con capitan Figlioli bravo e lucido da posizione ravvicinata per il 10-8 che mantiene vivo il match a 4’24” dalla conclusione. Il Montenegro pensa solo a far scorrere il tempo, ma agli azzurri manca lo spunto per rientrare in scia e si chiude con l’errore di Echenique in superiorità per il 10-8 che ferma la corsa del Settebello.

Le parole del commissario tecnico Alessandro Campagna: “Bravi loro, hanno meritato. Era la squadra che mi aspettavo. Bisognava essere più concentrati dall’inizio alla fine. In superiorità numerica è andata malissimo, ma non solo. Abbiamo anche incassato alcuni gol evitabili dalla distanza ed a uomini pari. Noi confermiamo che a gennaio non giochiamo bene ed abbiamo un passo inferiore rispetto all’estate. Questo è un dato di fatto. Forse è anche meglio così, perché ora resettiamo quanto di buono abbiamo fatto nel 2019 e ci prepariamo al meglio e con maggiore umiltà ai prossimi impegni e soprattutto alle Olimpiadi, dopo aver analizzato gli errori commessi. Montenegro ha giocato una gran partita, limitando le nostre caratteristiche: evidentemente ci hanno studiato molto bene. Peccato, nulla da rimproverare ai ragazzi che ci hanno creduto fino alla fine. È la legge dello sport”.

Le parole del capitano Pietro Figlioli, calottina numero 4: “Eravamo consapevoli delle difficoltà di questa partita poiché l’avversario che avevamo di fronte si sta giocando la qualificazione olimpica. Loro hanno capitalizzato i nostri errori e sono andati avanti, alla fine anche di tre gol. Giocare dovendo sempre rincorrere il risultato, diventa un’altra partita. Questo match deve essere un punto di riferimento per crescere, migliorare e non commettere più certi errori in futuro, in vista delle Olimpiadi di Tokyo che rappresentano l’obiettivo principale della stagione. Oggi abbiamo reagito male al loro pressing aggressivo. Avevo la sensazione in acqua che ci avessero studiato con attenzione e che sapessero bene come metterci in difficoltà”.

Il tabellino:
Italia – Montenegro 8-10
(Parziali: 3-3, 3-4, 1-2, 1-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio, Luongo 1, Figlioli, Fondelli, Velotto, Renzuto Iodice 1, Echenique 1, Figari 2, Bodegas 2, Aicardi, Dolce 1, Nicosia. All. Campagna.
Montenegro: Lazovic, Brguljan 1, Radovic 1, Petkovic 4, Cuckovic, Obradovic, Vidovic, Durdic, Ivovic 1, Spaic 1, Draskovic 2, Pjesivac, Tesanovic. All. Gojkovic.
Arbitri: Stavridis (Gre) e Zwart (Ned).
Note. Superiorità numeriche: Italia 3 su 16 più 1 rigore fallito, Montenegro 5 su 12 più 1 rigore realizzato. Ammonito per proteste Gojkovic a 4’09” del terzo tempo. Espulso per proteste Vidovic al minuto 0’29” del quarto tempo. Usciti per limite di falli Cuckovic e Radovic nel quarto tempo.

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