Genova. “Il gol subito alla prima occasione ci ha svegliato, meglio all’inizio che all’ultimo ed è incredibile la quantità di occasioni create prima del pareggio”. Claudio Ranieri commenta il 5-1 casalingo della sua Sampdoria contro il Brescia. “La squadra crede nei propri mezzi – dice il mister – sono soddisfatto della prova anche perché cambiando gli elementi non abbiamo perso identità”. In particolare Ranieri si riferisce a Regini, che ha interpretato al meglio il ruolo di centrale insieme a Chabot, una coppia inedita: “Ringrazio Regini, è il simbolo di questa Sampdoria – sottolinea Ranieri – io non l’ho mai fatto giocare sinora e lui si allena con una serietà encomiabile. Altro esempio Murillo, si poteva pensare che lo avrei fatto giocare titolare sul centro destra, invece è entrato negli ultimi 10 minuti e li ha fatti bene, significa che avevo ragione quando ho detto che è un ottimo gruppo”. Con il reparto difensivo comunque sistemato (non è più il colabrodo della prima parte di campionato), i 5 gol segnati in una volta rilanciano l’attacco doriano: “L’attacco era più scarso solo nei numeri, non nei giocatori – specifica Ranieri – il fatto che Caprari, che meriterebbe di giocare e magari soffre per la situazione, entri e faccia gol, è un bel segnale. Mi piacciono i giocatori che rispondono sul campo”.
L’entusiasmo però è subito messo da parte: “Dobbiamo continuare perché le sabbie mobili sono là”. Il mercato è ancora aperto e il mister ha espresso ufficialmente la sua richiesta: “Ho bisogno di un centrale difensivo di destra, il presidente lo sa“.
La vittoria contro il Brescia ha riportato al gol anche Quagliarella: “Uno che è stato capocannoniere l’anno scorso non è che invecchi di colpo. Lui aveva trovato gol a Cagliari, anche se era passato in sordina. Oggi sta raccogliendo i frutti del suo lavoro giornaliero”.
Sulle occasioni sprecate da Gabbiadini Ranieri fa una battuta: “Oggi passa in calvalleria, se li sarà tenuti per la prossima partita”.
Da quando è in sella Ranieri ha raccolto 16 punti in 12 partite: “Sono un positivo, non mi aspettavo nulla, vivendo partita dopo partita. Non guardo la classifica, me ne occuperò negli ultimi due mesi”.
Ora arriva la sfida più difficile, contro una Lazio lanciatissima: “Loro toccano cielo con un dito, sono sicuri e dall’ottantesimo in poi stravolgono risultati”.