Genova. Sono state installate qualche giorno fa e le prime immagini registrate sono state archiviate in un server del Comune di Genova. Sette le nuove telecamere, di cui una multiottica con cinque obiettivi, sono ora puntate in alcuni angoli considerati critici dal punto di vista della sicurezza nel quartiere di Begato, in Valpolcevera, nella zona della cosiddetta Diga che sarà demolita a partire dalla prossima primavera.
Gli occhi elettronici, 11 in tutto, hanno trovato collocazione, su suggerimento dei comitati di quartiere e in accordo con la questura, in via Maritano, in via Cechov e nell’area dell’impianto sportivo. L’infrastruttura è stata installata dalla partecipata Aster.
“Le telecamere accese poco prima di fine anno a Begato sono un altro tassello importante per la sicurezza del quartiere. Ci erano state richieste dai comitati delle case popolari, con cui siamo sempre in contatto”, dice Stefano Garassino, assessore alla Sicurezza del Comune di Genova. Pietro Piciocchi, assessore ai Lavori Pubblici, aggiunge: “L’incremento della videosorveglianza, anche contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti, aiuta a prevenire i reati ed è di supporto alle attività di indagine”.
Con queste ultime installazioni salgono a 589 le telecamere di videosorveglianza sul territorio di Genova, 226 delle quali nel 2019. Il Comune prevede nel 2020 altre nuove installazioni. La prima c’è già stata, il 3 gennaio, nel quartiere di Bavari, altre telecamere sono in arrivo attraverso il progetto del Viminale “Scuole sicure”, altre trenta verranno posizionate nel centro storico nella zona della movida e altre 101 tra corso Italia ad Albaro e nel centro-ovest, rafforzando la rete di telecamere già esistente in San Teodoro e Sampierdarena.