Genova. Il concetto è di quelli espressi, magari un po’ grossolanamente, davanti a un caffè o in coda alle poste: “Non bisogna mandare via Autostrade, però bisogna spremerle come un limone”. Ed è un po’ il senso della proposta alternativa alla revoca delle concessioni circolata nelle ultime ore in ambienti romani.
Niente revoca, dunque, ma in alternativa una maxi-multa nei confronti di Autostrade per l’Italia, sarebbe una delle strade allo studio per chiudere il dossier sulla concessione di Aspi aperto dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.
Certo, convincere la componente pentastellata del governo sarà molto difficile, se non impossibile. Già ieri il ministro M5S Patuanelli ha ribadito che la “revoca delle concessioni è l’obbiettivo da ottenere”. Nel consiglio dei ministri di oggi, quindi, non dovrebbero esserci ancora decisioni messe in atto.
Ma intanto questo spiraglio, e la notizia di un nuovo piano industriale triennale di investimenti e discontinuità che sarà presentato da Aspi la prossima settimana, durante il cda del 16 gennaio, hanno fatto risalire le quotazioni in borsa dove il titolo di Atlantia ha avuto un rialzo del 4%.