Sul tavolo

Autostrade, 7,5 mld di euro di investimenti e 1000 assunzioni: ecco il piano per salvare le concessioni

L'azienda approva il piano industriale per il prossimo triennio

autostrade paese meraviglioso

Roma. Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia Spa ha approvato ieri sera le linee guida del piano strategico 2020-2023, che contiene le principali direttrici di trasformazione e cambiamento della società.

Il documento arriva a poche ora del consiglio dei ministri che probabilmente non arriverà ad una decisione riguardo le concessioni, ma che sicuramente potrebbe essere un ulteriore passaggio della complicata vicenda politico-economica.

Secondo il cda dell’azienda il nuovo piano è focalizzato su una strategia di ammodernamento complessivo della rete gestita da ASPI “attraverso un significativo e costante rafforzamento degli investimenti in nuove infrastrutture e delle spese di manutenzione” e “sulla forte valorizzazione di competenze e risorse umane”, sulla digitalizzazione degli asset e dei processi lavorativi, su un forte impulso alla mobilità sostenibile e alla connettività, sulla sicurezza su strade, cantieri e luoghi di lavoro.

Il conto di questo piano è di 7,5 miliardi in tre anni, cioè 2,5 miliardi di euro all’anno, cifra che equivale, stando ai dati del 2016, al fatturato annuo dell’azienda.

Gli investimenti sulla rete e la sua manutenzione fanno la parte del gigante, come prevedibile: saranno impegnate risorse per, rispettivamente 5,4 e 1,6 miliardi di euro, con un aumento del 40% rispetto al triennio precedente “in linea con le interlocuzioni con il MIT”. Tali risorse consentiranno, secondo l’azienfa, di portare a compimento entro i prossimi 4 anni un piano di ammodernamento dei principali asset strategici della rete come ponti, viadotti, cavalcavia, gallerie, pavimentazioni, barriere di sicurezza. Previsti inoltre ampliamenti e potenziamenti su 30 km della rete esistente, con apertura al traffico entro il 2023.

Previsto un programma di assunzioni per 1000 persone tra ingegneri, tecnici, operai, addetti autostradali ed esattori che saranno impiegati per la realizzazione delle principali attività contenute nel piano.

Il piano prevede la completa digitalizzazione delle procedure e dei processi lavorativi aziendali, attraverso l’adozione dei più avanzati strumenti tecnologici disponibili sul mercato. Un elemento cardine di tale strategia è la realizzazione, insieme a IBM, di una piattaforma di intelligenza artificiale che consentirà di monitorare i 1943 ponti e viadotti della rete. La nuova piattaforma sarà impiegata dalle società esterne incaricate delle attività di monitoraggio e sarà basata su una totale trasparenza e condivisione delle informazioni.

Per l’attivazione della piattaforma, sono già in corso di installazione sulla rete autostradale diverse sensori multi-funzione, grazie ai quali sarà possibile avere un monitoraggio continuo delle opere d’arte prioritarie e una raccolta informazioni in tempo reale sulle condizioni di viabilità e controllo traffico (ad esempio tramite sistemi di pesa dinamica e tracciamento trasporti eccezionali). Verranno inoltre impiegati droni dotati di piani di volo automatico per migliorare ulteriormente il monitoraggio di ponti e viadotti, oltre a telecamere ad alta velocità, tecnologie laser e georadar per la sorveglianza delle gallerie.

L’investimento complessivo di ASPI per la digitalizzazione degli asset e dei processi organizzativi è pari a ulteriori 200 milioni di euro¸ che si aggiungono a circa 300 milioni di euro di investimenti in software, hardware e altri beni materiali e immateriali di proprietà.

Nel piano triennale presentato ieri è prevista anche l’implementazione della “customer experience”, cioè l’attenzione per chi viaggia, attivando misure e soluzioni che mettano al centro le necessità degli automobilisti, lungo tutta la durata del viaggio.

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