Genova. Lo stato di agitazione rimane nello stabilimento Arcelor Mittal di Genova Cornigliano ma le forme di lotta vengono al momento sospese in attesa dell’esito dell’incontro che si terrà a Roma venerdì 17 gennaio tra l’azienda e i coordinatori nazionali di Fiom, Fim e Uilm. Lo hanno deciso sindacati ed rsu dopo la convocazione arrivata questa mattina dall’azienda.
“A Genova avevamo già deciso uno sciopero per lunedì mattina che a questo punto sospendiamo – spiega il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro ma è chiaro che se non avremo risposte chiare dall’azienda lunedì 20 gennaio a Genova sarà sciopero”.
Lo stato di agitazione a Genova era stato indetto dopo che Arcelor Mittal ha comunicato l’azzeramento di fatto del contratto integrativo a partire dal 31 dicembre in attesa di una nuova contrattazione: “Per noi la questione è semplice: fino a che non verrà ridiscusso tutto a un nuovo tavolo valgono gli accordi precedenti, non ci stiamo a far perdere salario ai lavoratori mentre è in contro fra l’altro una trattativa tra azienda e Governo da cui siamo tenuti fuori” chiarisce Manganaro.
Intanto le segreterie genovesi di Fiom, Fim e Uilm hanno inviato una richiesta di incontro urgente a società per Cornigliano che finanzia i lavori di pubblica utilità per lavoratori che sono rimasti sotto Ilva in amministrazione straordinaria: “Il Governo ha fatto il solito pasticcio – spiega ancora il segretario genovese della Fiom – e nel Milleproroghe non ha rifinanziato la maggiorazione della cassa integrazione per i lavoratori Ilva è al 70% mentre da gennaio è scesa al 60%. A Genova a questo punto per garantire il reddito dei 280 lavoratori genovesi “chiederemo a società per Cornigliano di aumentare le ore di lavori di pubblica utilità ma è necessario il via libera del sindaco. Ci auguriamo che almeno su questo non ci siano problemi”.