Genova. “Zero investimenti, zero prospettive e il lavoro viene dato fuori”. Così Federico Grondona, delegato Fiom di Ansaldo Energia, spiega perché questa mattina a partire dalle 8.30 i lavoratori sono scesi in piazza, dichiarando sciopero immediato dopo l’ennesimo episodio di decentramento.
Questa mattina infatti, come viene denunciato in un comunicato dell’rsu “in attrezzeria un pezzo messo sulla macchina è stato tolto, decentrato e lavorato fuori, così un operaio Ansaldo è rimasto fermo per l’intero turno e questa è solo la punta dell’Iceberg”.
C’è grande preoccupazione tra i 2400 dipendenti di Ansaldo Energia che denunciano come diversi reparti sempre più svuotati, macchinari fermi, materiali che non arrivano perché i fornitori non vengono pagati.
“Chiediamo prospettive, futuro e un piano di investimenti – spiega ancora il delegato – e finché non arriveranno non ci fermeremo. L’azienda ci ha detto che non può investire perché deve saldare i debiti e prospetta centinaia di esuberi fra gli impiegati, ma noi non ci stiamo perché il lavoro non manca. Non lasceremo che facciano morire questa azienda”.