Genova. “Chiederemo all’azienda che i 200 lavoratori che vuole mettere in cassa integrazione siano a rotazione perché con diciotto mesi di cigs questi lavoratori rischiano di finire fuori dall’azienda. Per noi nessuno deve essere lasciato solo e se l’azienda non accetterà la nostra richiesta siamo pronti allo sciopero”. Il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro spiega così la strategia dei sindacati nella trattativa che si è aperta con Ansaldo Energia che ieri in un incontro ha annunciato 100 esuberi strutturali (lavoratori che saranno messi in disoccupazione e poi prepensionati) e 200 congiunturali.
Questa mattina la strategia è stata discussa in un’affollata assemblea convocata dai segretari di Fiom, Fim e Uilm a cui hanno partecipato circa 800 lavoratori su 2300 dipendenti. Ad essere preoccupati sono soprattutto gli impiegati su cui cadrà la scure dei tagli decisi dall’azienda per far fronte al forte indebitamento con le banche.
“Non è un problema di fiducia o non fiducia nei confronti dell’ad Marino – spiega ancora il segretario della Fiom – ma un anno e mezzo è un tempo molto lungo e nel frattempo il mandato dello stesso amministratore delegato potrebbe cambiare. Per questo vogliamo garanzie rispetto ai lavoratori”. La prossima settimana la trattativa riprenderà con un nuovo incontro tra sindacati e azienda