Situazione preoccupante

Allarme carenza personale in procura, sindacato polizia: “Servono più risorse per tutte le indagini”

Anche le maestranze degli agenti di polizia alzano, ancora, l'appello alle istituzioni

polizia Alassio commissariato budello

Genova. “La denuncia del Procuratore Capo di Genova Cozzi sulla carenza di personale in Procura è l’ennesima conferma di quanto sostenuto dal SIAP che da tempo rivendica più risorse per l’attività investigativa sul territorio ligure”. Con queste parole Roberto Traverso, dirigente nazionale del sindacato degli agenti di polizia commenta le dichiarazioni del procuratore Cozzi rilasciate alla stampa ieri, nelle quali richiamava l’attenzione sulla mancanza di personale e il rischio per le indagini.

“Il Procuratore ha lanciato l’allarme dicendo che le inchieste in tribunale rischiano di non andare avanti per mancanza di Pubblici Ministeri e personale amministrativo del ministero di Grazia e Giustizia – continua – questo grave situazione fa emergere una situazione a dir poco preoccupante e demotivante per i poliziotti che svolgendo attività investigativa operano costantemente a contatto con la Procura della Repubblica”.

“Da anni il SIAP chiede urgenti investimenti per avere più poliziotti da dedicare alle indagini che in gran parte vengono delegate proprio dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure ed è davvero grave che gli sforzi messi in campo da organici in grave difficoltà possano risultare inutili se la Magistratura non ha le risorse per far partire misure cautelari, arresti o altre misure giudiziarie a conclusione della delicata e faticosa azione investigativa svolta proprio dalla polizia giudiziaria”

“Occorre pertanto unire le forze per rivendicare più risorse per l’attività investigativa e questo sarà uno degli argomenti che affronteremo con le istituzioni, a partire dai Prefetti e Questori della Liguria, auspicando una loro forte presa di posizione unitaria mirata a rivendicare maggior attenzione da parte del Ministero dell’Interno sulle politiche di rafforzamento degli organici che oggettivamente continuano a trovarsi in grave difficoltà”.

Secondo il sindacato, inoltre, l’introduzione della nuova procedura prevista per il “Codice Rosso” a tutela delle fasce deboli, sta ulteriormente “ingessando l’attività di molti uffici della Polizia di Stato e Carabinieri sul territorio a causa delle stringenti tempistiche imposte proprio dalla magistratura che di fatto obbligano i vari dirigenti a dirottare le poche risorse a disposizione” per ottemperare agli obblighi procedurali previsti dall’innovativo ed efficace “Codice Rosso”.

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