Genova. Presidiare il territorio per documentare lo stato di salute, per lo meno visibile, delle infrastrutture della A26, la tratta autostradale che attraversa la vallata. Questa l’idea rilanciata in queste ore dal coordinamento del Gruppo viabilità Valli Stura e Orba, dopo la nutrita manifestazione sotto la prefettura dello scorso giovedì.
I residenti di Masone, Campo Ligure e Rossiglione, quindi non si fermano: l’iniziativa era già stata proposta nella prima assemblea organizzata dal gruppo, ma adesso dovrebbe diventare realtà, per continuare a “tenere alta l’attenzione su queste pesanti criticità che chi abita e lavora qui sta subendo”.
“Leggendo la presenza del superperito del Mit Migliorino – si legge sul gruppo facebook – il quale oggi (ieri ndr) ha già posto l’attenzione sul viadotto Rovena all’uscita di Genova Est, crediamo sia importante continuare a monitorare e a segnalare agli organi di stampa quelle che ci paiono evidenti criticità. É il senso civico ad imporcelo“.
Ed è proprio da queste segnalazioni che Genova24 era partita per documentare, insieme ad altri colleghi, l’aspetto per lo meno esterno del viadotto Piani, con un reportage che ha creato molto scalpore in rete: al nostro lavoro Autostrade per l’Italia aveva risposto annunciando interventi nel breve termine.

Una nuova chiamata alla mobilitazione che segue il successo della prima manifestazione che, giovedì scorso, ha accompagnato i sindaci al tavolo convocato dal prefetto per cercare di alleviare i problemi legati al trasporto pubblico, e che dovrebbe essere replicata fra poco meno di un mese, questa volta con la presenza dei vertici di Aspi.
“Chiediamo a tutti voi iscritti al gruppo, ma non solo, di segnalarci via mail (gruppo.viabilita.vs@gmail.com) o tramite messaggi via Messenger tutto ciò che secondo voi merita attenzione”, scrivono, anche per ingrossare la documentazione del potenziale esposto a cui il gruppo sta lavorando da diversi giorni.
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