Genova. Anche a Genova i percettori di reddito di cittadinanza potranno essere impiegati per la pulizia delle aree pubbliche. A dirlo è il sindaco Marco Bucci che ha accolto la proposta avanzata da un nostro lettore su Facebook durante l’intervista esclusiva con Genova24.
“È un’ottima idea, bisogna che la mettiamo in pratica – ha spiegato Bucci – c’è una piccola difficoltà dal punto di vista della percezione, perché se c’è bisogno di gente che lavori allora dovremmo assumere. Nella legge è stata data la possibilità ai Comuni di prendere i percettori di reddito di cittadinanza e farli lavorare per otto ore a settimana, che non è tanto. Ma cercheremo di sfruttare questa copertura ufficiale”.
La novità, già prevista nella misura approvata dal primo Governo Conte nel 2018, è entrata in vigore col decreto pubblicato lo scorso 8 gennaio in Gazzetta Ufficiale. I beneficiari saranno obbligati a svolgere lavori di pubblica utilità per il proprio Comune di residenza, pena l’esclusione dal reddito. Spetterà alle amministrazioni attivare progetti specifici che potranno includere varie attività: dall’assistenza agli anziani alla manutenzione del verde pubblico, dalla raccolta dei rifiuti al volontariato nel terzo settore.
Saranno comunque esclusi dal patto di inclusione gli occupati con un reddito superiore a 8.145 euro annui, gli autonomi che guadagnano più di 4.800 euro, gli studenti, i pensionati, i disabili, gli over 65 e i componenti del nucleo familiare che hanno bambini o disabili a carico.
Per i Puc (progetti utili alla collettività) non sarà previsto alcun rimborso proprio in ragione del reddito di cittadinanza. “Ricordiamoci però che, se abbiamo soldi per pagarli, vuol dire che potremmo finanziare nuovi posti di lavoro“, è la riflessione di Bucci. Che poi nicchia: “Quindi uno si chiede perché esista il reddito di cittadinanza, ma questa è una domanda politica alla quale non rispondo”.
Al sindaco di Genova i nostri lettori hanno proposto altre misure per migliorare la gestione dell’ambiente. Sulla raccolta dei rifiuti porta a porta da estendere oltre il centro storico “c’è qualche problema comportamentale, perché vorrebbe dire tenersi in casa i rifiuti per un certo numero di giorno e bisogna essere certi che qualcuno non li metta per strada, però io mi fido dei cittadini genovesi, quindi ci stiamo lavorando”. Altra novità che potrebbe arrivare a breve sono le macchinette mangia-plastica già attive in città come Milano o Roma, eco-compattatori che raccolgono bottiglie e altri contenitori in cambio di incentivi come biglietti per il trasporto pubblico. Da Bucci porte aperte: “Abbiamo avuto qualche difficoltà con le aziende fornitrici, ma anche su questo stiamo lavorando”.
Il video integrale dell’intervista al sindaco Marco Bucci verrà pubblicato il 15 gennaio su Genova24.it e sulla nostra pagina Facebook.