Genova. Il progetto originario del viadotto Coppetta, in A7 sulla Genova-Milano, non è mai stato trovato in questi mesi. Un dettaglio importante, ritengono gli investigatori, perché dimostrerebbe ancora una volta come i controlli fatti fino a pochi mesi fa sulle infrastrutture gestite da autostrade, non fossero adeguati e completi.
A scoprire l’assenza del progetto esecutivo sono stati i consulenti della procura nel corso delle perizie eseguite in questi ultimi mesi su alcuni viadotti della rete ligure. I periti hanno chiesto nuova documentazione alla società per potere effettuare così una relazione completa. In assenza del progetto originario, infatti, servono una serie di elementi e dati che consentono di “ricostruire” come è fatto un ponte.
Per capire come è fatto un viadotto in assenza del progetto esecutivo infatti servono una serie di dati di analisi che consentano di ricostruirlo ex post, dalle misurazioni di ogni singolo elemento ai carotaggi per vedere il tipo di calcestruzzo usato, all’analisi dei trefoli e delle loro condizioni per sondare la parte ferrosa.
“Ci auguriamo che Aspi – ha sottolineato il capo della procura Francesco Cozzi – risponda alle richieste fatte dai nostri consulenti. Visto che ha dato inizio a un nuovo corso, di collaborazione con gli investigatori, speriamo che consegni tutta la documentazione richiesta”. Il documento potrebbe essere stato depositato all’Anas e potrebbe essere stato perso durante i passaggi da un ufficio all’altro. Gli investigatori vogliono però capire se in controlli sul coppetta siano stati completi ed effettuati attraverso le altre modalità.