Genova. La sicurezza dei viadotti che passano sul territori comunale di Genova sta innescando non solo ansie e preoccupazioni tra i cittadini che abitano nei pressi delle infrastrutture, ma anche dibattito politico.
Dopo gli ultimi eclatanti episodi, prima la chiusura improvvisa di un tratto della A26, cosa che ha comportato enormi disagi alla tutta la popolazione cittadina, e poi la caduta da un cantiere in quoti di una lama da flessibile, a pochi centimetri da un passante, le criticità legate alla sicurezza dei viadotti arrivano a “bussare” le porte di palazzo Tursi.
Sì perché se da un lato l’amministrazione civica si è attivata nel predisporre le misure di emergenza per la viabilità, secondo alcuni poco si è sentita nel far valere le ragioni della città nei confronti di Autostrade per l’Italia: “I genovesi che abitano sotto il viadotto Bisagno non possono vivere con l’angoscia di essere colpiti da pezzi che cadono dal ponte sopra alle loro case, macchine, nelle vie che percorrono ogni giorno – scrive in una nota stampa Elena Botto, senatrice del M5s, più volte mobilitatasi per le criticità del viadotto Bisagno – E’ necessario che il sindaco di Genova si attivi ed emetta subito un’ordinanza che costringa Autostrade per l’Italia a mettere in piena sicurezza il viadotto“.
La senatrice ricorda infatti che “è nelle attribuzioni del primo cittadino farlo, poiché è previsto dal TUEL che si occupi per la tutela dell’incolumità pubblica e dell’integrità fisica della popolazione”. Un invito che arriva, appunto, a poche ore dall’ultimo episodio di “caduta oggetti”, al seguito del quale, da Tursi, non sono arrivate reazioni ufficiali.
La questione è anche approdata in Consiglio comunale: Gianni Crivello, durante l’ultima seduta, dopo aver riportato gli ultimi fatti di cronaca inerenti alle infrastrutture viarie, ha chiesto, durante il questione time, in che modo l’Amministrazione intenda agire, anche nei confronti della società Autostrade. “Noi come Amministrazione chiederemo i risultati dei monitoraggi – ha dichiarato l’assessore Campora – e relazionerò in Consiglio e in commissione consiliare. Il lavoro di tutti noi, giunta e consiglio, è fondamentale». Nel frattempo chi passa e vive sotto i ponti incrocia le dita.