Genova. Si sono dati appuntamento armati di gessetti colorati e hanno disegnato il loro personale “tappeto“: fiori, stelle, alberi di Natale, scritte augurali e pesci stilizzati che potrebbero essere tranquillamente sardine. È la risposta organizzata dall’associazione Ama, che riunisce cittadini e commercianti della Maddalena, contro la scelta del Comune di installare un red carpet per i turisti che taglia fuori buona parte del sestiere in centro storico.

“La passatoia natalizia copre solo un pezzo di strada, quello necessario a raggiungere Palazzo Spinola da piazza della Meridiana – aveva denunciato alcuni giorni fa il consigliere comunale del Pd Alessandro Terrile -. Il Comune ha deciso che da salita ai Quattro Canti il Natale gira a destra. Il resto non conta. La passatoia è stata posata in fretta e furia senza alcuna progettualità in vista delle feste di Natale, senza alcun confronto con i commercianti del Civ. Senza porsi il problema che quel tappeto rosso costruisce un percorso ed esclude mezza via della Maddalena”.

Così l’associazione ha lanciato online il flashmob “Cosa c’è sotto il tappeto?” in risposta “all’isolamento istituzionale in cui viviamo” e alle “azioni del centrodestra contro l’asilo nido di via della Maddalena”. Sullo sfondo infatti, c’è il caso esploso martedì scorso in consiglio comunale con le accuse lanciate da Lega e Vince Genova. Le maestre di una struttura comunale in vico Rosa avrebbero “indottrinato” i bimbi facendogli preparare materiale per la manifestazione delle sardine in piazza De Ferrari. E così le sardine sono tornate, disegnate sul selciato, proprio davanti alla sede dell’asilo incriminato.

All’iniziativa hanno partecipato abitanti e negozianti, italiani e stranieri, adulti e bambini, ognuno con i propri gessetti colorati e la propria fantasia. “Il Natale non è un tappeto”, una delle scritte che accompagnano le tante ‘sardine’ sorridenti tracciate sul pavimento della strada.