Le ipotesi

Sampdoria, serve un centravanti “boa”

Nessuna delle punte attuali ha "le physique du rôle" per soddisfare i desiderata di Ranieri, che al "tiqui-taca" di Giampaolo, preferisce di gran lunga i passaggi in verticale

Sampdoria vs Torino  Serie A
Foto d'archivio

Genova. I novanta minuti contro la Juventus inducono a pensare che non è assolutamente il caso di “buttare via il bambino con l’acqua sporca”, perché – come dice la metafora – si rischierebbe di gettare via anche quanto c’è di positivo in un contesto che presenta parecchi aspetti negativi.

Ci riferiamo, in questa sede, alle necessità di operare sull’imminente mercato di gennaio, dove sarebbe opportuno usare la cesoia per potare qualche stelo della rosa… Certo il problema è capire quali risorse ci siano a disposizione…

Partiamo dal portiere. E’ evidente come Audero stia attraversando un momento di involuzione tecnica (si spera sia solo temporanea), che deve portare a considerare seriamente la necessità di un secondo di acclarata esperienza, come potrebbe essere l’altro Emiliano (Viviano), libero da impegni contrattuali e che già si allena a Bogliasco, tuttavia – a quanto pare – con prospettive diverse.

In difesa, Ranieri ha fatto miracoli e si spera che Bereszyński possa ritornare a disposizione al più presto, perché la maggior parte dei guai (leggi goal subiti) arrivano dai molti traversoni che arrivano dalla fascia difensiva destra. Anche in mezzo servirebbe un centrale capace di usare la testa, non solo per respingere i cross, ma anche per anticipare i tempi di chiusura sui palloni filtranti, messi alle spalle dai trequartisti avversari.

A centrocampo, inamovibili Ekdal e Linetty (finalmente in campo), l’uno a far da filtro e da impostazione, l’altro utile per le ripartenze, oltre che per dare efficace copertura, manca il giocatore “di classe”, alla Praet, dato che Gastón Ramírez, contro la Juventus, ha dimostrato di poter giocare anche sulla destra, “cantando e portando la croce”, per dirla alla Ranieri.

Davanti, serve come il pane una punta di peso, alla Zapata, capace di giocare anche spalle alla porta, difendendo la palla, quando arriva dai lunghi rilanci della difesa, perché nessuna delle punte attuali ha “le physique du rôle” per soddisfare i desiderata di Ranieri, che al “tiqui-taca” di Giampaolo, preferisce di gran lunga i passaggi in verticale… e per questo tipo di gioco, il centravanti di stazza è indispensabile.

A fronte di queste necessità, radio mercato spara tanti nomi, non tutti idonei al bisogno: Juan Jesus, Pachonik, Silvestre e Bonifazi (in difesa), Florenzi, Younes, Pjaca e Borini (centrocampo), Kalinić, Petagna, Facundo Ferreyra e Barrow (attaccanti).

Proprio l’atalantino viene citato come ipotetico oggetto di scambio con Caprari, con l’idea che possa dare benefici per i bergamaschi nella corsa in Champions League e per il Doria nella lotta verso la salvezza.

Quanto all’uso delle cesoie, per potare gli steli di troppo della rosa… lasciamo volentieri a Ranieri l’ardua sentenza…

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